M. Frizzera, "L'Adige", 27 ottobre 2008
Da Salorno ad Arco in bicicletta per rafforzare lo spirito di gruppo, sia nello sport che nella politica.
Per tre candidati del Pd, Giorgio Viganò, Luca Zeni e Clelia Sandri quasi 75 i km percorsi ieri sulle ciclabili del Trentino. Viganò e Zeni puntuali alle 10.30 al ponte sull'Adige di Salorno, bici da corsa e per Viganò pettorina di ordinanza. La ciclabile è superaffollata e si capisce chiaramente perchè qualcuno vorrebbe mettere il limite a 30 chilometri all'ora su questo tipo di strade. I due porteranno la bandiera del Pd fino ad Arco, tra suoni di clacson di approvazione, sguardi meno concilianti e qualche «andate a lavorare». A Grumo si aggiungono altri tra i quali Sandri e Giovanni Kessler. A Trento arrivo in congruo ritardo e alla funivia di Sardagna tutti in posa: si aggiungono Rudari, Bressanini, Pacher, Civico (in abiti non proprio ciclistici...). L'ex sindaco di Trento parte in testa, ma la sua «fuga» viene rintuzzata da Zeni. Al bicigrill di Nomi Pacher parla di un'altra fuga, quella di Remo Andreolli. Allarga le braccia sconsolato ed afferma: «Ormai non sa più che pesci prendere». Nella prossima settimana agli ex Ds verrà spedita una lettera per invitare al «voto utile», ai danni quindi dell'ex assessore alla sanità. Bressanini in un romanzo potrebbe essere il classico prete di campagna e sulla bicicletta c'è anche un piccolo specchietto retrovisore. Guardando indietro l'assessore all'energia un po' si pente di non essere riuscito a creare una cooperativa di produzione e distribuzione per l'elettricità, sul modello di Storo o Stenico, ma è convinto del dover aprire il sistema energetico trentino, «visto che l'energia idroelettrica è pulita e vale molto anche sul mercato». Civico legge i giornali e vorrebbe attivare suo fratello per portare Obama alla chiusura della campagna elettorale, «ospitandolo magari in baita». Pacher ci sta allo scherzo e parafrasando un sentore comune, quello di una campagna elettorale sfiancante, lamenta come «il rinvio delle elezioni non possa far dire ad Obama in Ohio dei buoni risultati del Trentino». Un colloquio rapido con Alessio Manica, sindaco di Villa Lagarina, con sullo sfondo la fortezza di Calliano e poi il ritorno nel capoluogo. Stoici Viganò, Zeni e Sandri che proseguono oltre ed infine vengono premiati per la caparbietà ad Arco, dove l'ex consigliere provinciale margheritino prova ad imitare lo spot di Dellai agitando una tazzina di caffè a colloquio con il sindaco Renato Veronesi. Per la chiusura della campagna elettorale il Pd proverà a contattare Romano Prodi.