"L'Adige", 20 marzo 2011 È partita la campagna elettorale in vista dei referendum - che verranno probabilmente fissati per il 12 giugno prossimo - su privatizzazione dell'acqua, nucleare e legittimo impedimento.
Ieri l'Italia dei valori l'ha aperta con un gazebo in via Oss Mazzurana (nella foto di Piero Cavagna) . Intanto, il Pd del Trentino sull'acqua «brucia» i vertici nazionali, prendendo posizione. Al contrario di quanto fatto per il nucleare (con Bersani che a più riprese - specifica in una nota anche il Pd del Trentino - che «quotidianamente ribadisce il no al nucleare») infatti, sul futuro dell'acqua come bene pubblico da Roma devono ancora arrivare indicazioni chiare. Che invece a Trento sono già pronti a dare, ai propri iscritti e simpatizzanti: «L'Assemblea del Partito democratico del Trentino - si legge in una mozione assembleare approvata all'unanimità ancora il 31 gennaio scorso - dichiara di voler sostenere tutte le iniziative culturali e politiche provenienti dai movimenti civili volte a difendere il carattere collettivo dell'acqua. Appoggia con convinzione la proposta referendaria nazionale volta ad abrogare quelle parti del Decreto Ronchi che considerano invece la risorsa idrica un bene di fatto privatizzabile. Condivide l'operato degli assessori e dei consiglieri provinciali del gruppo del PD del Trentino che si stanno impegnando per fare in modo che le specificità dell'Autonomia trentina siano applicate per impedire, nella nostra Provincia, il processo di privatizzazione. Chiede che in tutti i circoli esistenti sul territorio il tema dell'acqua e più in generale dei beni comuni, sia fatto oggetto di riflessioni ed iniziativa». Leggi il testo della mozione sull'acqua approvata dall'Assemblea del Pd del Trentino http://www.partitodemocraticotrentino.it/news.php?id=1350
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