E' un Pacher che non ti aspetti quello che l'altra sera ha incontrato un'ottantina di abitanti della circoscrizione Argentario.
"L'Adige", 23 ottobre 2008
Sì, perché il capolista del Pd trentino, nel dialogo con il giornalista Walter Nicoletti, ha vestito i panni del difensore della via trentina al Partito democratico. «Il Pd - ha spiegato l'ex sindaco di Trento - deve assumere la dimensione territoriale fino in fondo se vuole parlare alla gente. Ciò vale soprattutto al Nord dove il centrodestra ha più facilità ad incontrare l'interesse degli elettori. Per questo il Pd deve essere in tutto e per tutto un soggetto territoriale». Insomma, parole di miele per i cugini dell'Unione per il Trentino. Ma non è finita qui. Non sono infatti mancate neanche le stoccate ai vertici del Pd nazionale, quando questo si appiattisce troppo su Roma. «Penso alla Sicilia» ha ammonito Pacher. «Anna Finocchiaro, dopo essere stata sconfitta da Lombardo nella corsa per la presidenza della Regione, se n'è tornata a Roma in Senato. È stato uno schiaffo alle speranze di tanta gente di centrosinistra che avrebbe voluto vederla guidare l'opposizione nel parlamento siciliano, per sostenere da Palermo la riscossa dei democratici». Per Pacher, accompagnato da altri due candidati (Marina Taffara e Andrea Rudari), anche lo sviluppo economico ha a che fare con la territorialità. «In questo momento di crisi mondiale - ha affermato - la forza del Trentino sta nell'equilibrio tra i diversi settori economici. Ma il vero obiettivo, nel turismo come in tutti gli altri ambiti, è puntare sull'identità. Dobbiamo difendere i prodotti agricoli della montagna. Dobbiamo promuovere ciò che non è replicabile altrove. In una parola, la missione è quella di legare tra loro i diversi settori economici, tenendo insieme i formaggi di malga del Lagorai con ricerca tecnologica dell'Irst di Povo». Ed è in questo scenario che, per il leader del Pd, dovrà nascere la revisione dello Statuto d'autonomia che il centrosinistra autonomista mette al centro della prossima legislatura. Per Pacher bisognerà costruire «le comunità autonome sul modello spagnolo». Un passaggio che ha come fondamento la devoluzione di poteri da piazza Dante alle nasciture Comunità di valle. «In questo senso - ha chiuso Pacher - il Trentino potrà diventare esempio per tutte le altre regioni italiane».