Dal presidente del consiglio prime mosse nel nome della sobrietà. Risparmio, subito 135mila euro. E basta con i contributi a pioggia. L. Patruno, "L'Adige", 1 marzo 2011
Sono passati solo 15 giorni dalla sua elezione a presidente del consiglio provinciale, ma Bruno Dorigatti sembra avere già le idee chiare sulla direzione che vuole cercare di dare alla sua presidenza. Mentre già il primo test in aula e in ufficio di presidenza è stato superato con un giudizio positivo sul nuovo clima che Dorigatti ha saputo creare, ora lui spiega che vuole agire sulla struttura nel nome della sobrietà. E già le prime decisioni vanno in questa direzione. Da ieri il Consiglio si è liberato infatti del policy coordinator Tommaso Leonardi, il giovane ricercatore voluto dal suo predecessore Giovanni Kessler per occuparsi del Calre (Conferenza delle assemblee legislative regionali europee), visto che l'incarico è scaduto e non l'ha rinnovato, ma ha anche deciso di ridurre l'investimento del consiglio provinciale trentino sul Calre con un risparmio - solo con questa mossa - di 135 mila euro. Non saranno rinnovate neppure le consulenze a Giovanna Nicoletti (16.800 euro), per le mostre, e all'architetto Michelangelo Lupo (8.500 euro) in scadenza nel 2011. Presidente Dorigatti, il consiglio provinciale spende troppo? Pensa che ci siano margini per contenere le spese? In questi giorni mi sono fatto illustrare dagli uffici la situazione. E il dato è che il nostro bilancio è di 13 milioni e 600 mila euro mentre quello del consiglio provinciale di Bolzano è di 6 milioni e 220 mila euro. La differenza è di 7 milioni e 400 mila euro e non è dovuta solo al costo del personale dei gruppi (1 milione e 500 mila euro) che noi paghiamo e Bolzano no. Ci sono altre risorse in più tra cui 1,9 milioni per il personale del Consiglio; 1 milione e 115 mila euro per informazione e stampa e oltre un milione e mezzo per spese di locazione e gestione degli immobili. Queste spese in più sono tutte necessarie? Io penso che si possa risparmiare ben oltre il 3% degli ultimi anni. Stiamo studiando, ad esempio, una razionalizzazione degli uffici per ridurre le spese per gli affitti. Ma ho voluto evidenziare la differenza fra Trento e Bolzano per dire che i gruppi consiliari, di maggioranza e opposizione, non possono dire di non avere a disposizione le risorse per poter svolgere bene la loro attività. Nel documento che le minoranze le hanno presentato prima dell'elezione c'è la richiesta di potenziamento dell'ufficio legislativo. Prevede assunzioni? No, non ritengo siano necessarie. Per l'attività legislativa i gruppi hanno a disposizione un fondo per le consulenze di 150 mila euro l'anno, di cui nel 2010 sono stati spesi 120 mila euro. Ritengo che sia sufficiente per pagarsi consulenze tecniche. E lei come presidente affiderà molte consulenze? Il suo predecessore in due anni ha speso 254 mila euro in consulenze, lo sa? Ho già deciso di non rinnovare gli incarichi scaduti o in scadenza a Leonardi, Lupo e Nicoletti, confermerò solo quelli necessari per l'attività del Forum per la pace. Riguardo al Calre il mio predecessore ha seminato molto bene, investendo nelle iniziative della conferenza che coinvolge oltre 70 consigli regionali europei, ma io ora penso a un rientro strategico in Trentino e a livello di Euregio dove penso sia più importante concentrare le attenzioni. Ma il mancato rinnovo dell'incarico a Giovanna Nicoletti vuol dire che taglierete sulle mostre? No. Continueremo a farle ma non ritengo sia necessaria una consulenza per questo. E vorrei introdurre anche delle novità sull'assegnazione dei finanziamenti alle associazioni. Quali novità? I fondi a disposizione sono 230 mila euro per il 2011, nel 2010 erano 240 mila ed erano state ricevute 166 domande. Il regolamento è molto generale e si può comprendere di tutto convegni spettacoli musicali, feste di carnevale, iniziative sportive, pellegrinaggi. In genere si dà qualcosa a tutti 400 0 500 euro non si negano a nessuno. Ma io penso, anche contro il mio interesse perché per un politico più gente accontenti meglio è dal punto di vista del consenso, che sia meglio alzare la qualità concentrando le risorse su alcune iniziative. Anche i privati dovrebbero cominciare a farsi carico delle esigenze di associazioni e volontariato. Si deve cambiare la cultura e penso che il Consiglio dovrebbe riuscire a ridurre gli stanziamenti. Ma non ha nessun progetto di tagliare indennità e costi della politica? Io mi sono dimesso dall'ufficio di presidenza del consiglio regionale ma fino al 16 marzo quando saranno accolte le dimissioni resto in carica e ho detto che fino ad allora rinuncio all'indennità di presidente, ovvero a circa 6.000 euro di differenza. Per quella data con l'ufficio di presidenza provinciale spero di definire un pacchetto di riduzioni. Manderà il bollettino del consiglio a tutte le famiglie trentine (costo 100 mila euro) come chiedono le minoranze? Una volta. Ma ricordo che questo invio massificato è già stato fatto tre volte nella scorsa legislatura senza che nessuno dicesse niente.
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Partito Democratico del Trentino