L’europarlamentare Pd agli studenti: «Immigrazione, siamo in ritardo».
"Trentino", 1 marzo 2011
«In Italia conosciamo poco l’Unione europea». Così ha esordito l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani nell’incontro con gli studenti ieri alla Facoltà di Sociologia.
Friulana, classe 1970, in Europa fa parte del gruppo dei Socialisti e Democratici ed è membro della Commissione Trasporti e Turismo. Al dibattito, organizzato dalla Scuola di Studi Internazionali, hanno partecipato una sessantina di studenti.
«Siamo l’unico Paese che non ha un canale Europa e, in una nazione in cui se una cosa non va in televisione non esiste, è un problema», ha continuato la Serracchiani. Non c’è la percezione che l’80% della legislazione nazionale deriva da quella europea». Quindi, sembra esserci un gap culturale in questo senso. «Abbiamo scelto di non investire sulla formazione di una classe dirigente che possa essere il nostro biglietto da visita in Europa», ha precisato.
Probabilmente, tutto ciò accade perché l’Italia continua a non sentirsi europea. «Quando si prendono decisioni importanti al parlamento europeo si avverte il peso degli Stati nazionali. I governi nazionali dovrebbero rinunciare a una fetta di sovranità perché l’Ue possa diventare un vero interlocutore politico». Il relativismo si avverte nel dibattito di questi giorni sull’immigrazione: «In Europa siamo partiti tardi a discuterne - ha spiegato l’europarlamentare - ma la tolleranza zero non è più opportuna».
Dalle aule universitarie Serracchiani si è spostata al Palazzo della Regione con il camper dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Alla presenza del segretario del Pd Trentino Michele Nicoletti, si è discusso de “Le sfide della democrazia italiana tra Europa e Mediterraneo”. Di fronte a una sala gremita, presenti anche il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, Serracchiani ha parlato della credibilità dell’Italia in Europa: «Siamo stati l’ultimo Paese a condannare le violenze in Libia e il modo in cui metti la faccia in Europa dà la cifra di quale sia il tuo peso».
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