Mattia Civico, "L'Adige", 26 febbraio 2011 La legge per le famiglie approvata giovedì in Consiglio Provinciale è un passaggio importante che ricolloca al centro delle scelte politiche un tema fondamentale per lo sviluppo della nostra comunità.
Nel nostro Paese si parla spesso di famiglia, ma troppe volte a sproposito e in maniera astratta e ideologica, mentre abbiamo la più bassa spesa pubblica per la famiglia di tutta Europa. Tutti ne parlano, in pochi se ne occupano davvero. L'anno scorso l'Italia ha destinato alle politiche familiari non più dell'1,4% del Prodotto interno lordo: poca cosa contro il 2,1% di media nella Ue a 15 e il 2% della complessiva Unione a 27. La finanziaria nazionale di quest'anno destina risorse minime e insufficienti: il Fondo per le politiche familiari passa dai 346 milioni del 2008 a soli 52 milioni per il 2011 ed è quindi abissalmente lontano dai valori massimi del 3,7% del Pil investiti in Danimarca o dal 3% della Svezia. L'Italia spende in ogni caso la metà della Germania e dell'Austria (2,8%) o della Francia (2,5%). E così accade che se da un lato aumenta il numero assoluto di famiglie, dall'altra diminuisce la sua dimensione (il 33% delle famiglie è composta da una sola persona, e il tasso di natalità è fra i più bassi in Europa), aumentano separazioni e divorzi, i giovani escono dal nucleo di origine molto più tardi, la crisi economica e la precarietà del lavoro rischiano di tenere le migliori energie e soprattutto le nuove generazioni «in panchina». Era ed è dunque urgente ricollocare al centro del dibattito politico e sociale il tema del benessere delle famiglie, nelle molte forme che oggi hanno. Il testo approvato in Consiglio Provinciale questa settimana è il frutto di un lavoro di sintesi di cinque proposte legislative (fra cui anche una del Partito Democratico del Trentino) e si assume la responsabilità della concretezza, individuando strumenti puntuali e destinando risorse importanti. Una legge di comunità, una risposta forte e preziosa, che contiene l'apporto di tutte le componenti politiche e sociali che hanno a cuore il Trentino: va riconosciuta la capacità delle forze politiche di maggioranza e opposizione, della Giunta e del Consiglio, del Forum Trentino delle Associazioni familiari, delle parti sociali di aver lavorato per più di otto mesi per arrivare ad una sintesi su un tema che meritava davvero di non essere terreno di scontro e divisione. La norma approvata affronta molti aspetti cruciali come quello dei servizi alla prima infanzia, della conciliazione dei tempi famiglia e lavoro, della semplificazione amministrativa, di politiche tariffarie che tengano conto dei carichi familiari. Contiene la previsione di contributi e prestiti agevolati per le famiglie tenendo conto dei redditi e con una attenzione particolare a quelle con più di tre figli. Mette a sistema molte sperimentazioni già avviate nelle precedenti legislature. Una legge che investe, a partire dalle famiglie, nello sviluppo di una intera comunità e che in fondo racconta la società che vogliamo costruire insieme per il domani.
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