Sanità - Pd e Upt infuriati: non si fa così

Civico: "Neppure gli assessori lo sapevano".
L. Patruno, "L'Adige", 8 febbraio 2011

L'assessore autonomista alla salute, Ugo Rossi, è riuscito in un sol colpo a fare arrabbiare tutti; non solo i sindacati della sanità o i sindaci di periferia, ma anche gli amici, ovvero i consiglieri provinciali dei partiti di maggioranza che non hanno gradito affatto di aver dovuto leggere sull' Adige il piano di riduzione a quattro dei distretti sanitari di cui non sapevano nulla.
Ieri mattina nella consueta riunione del lunedì dei capigruppo di maggioranza con i presidenti di commissione è stato deciso all'unanimità di chiedere un incontro urgente all'assessore Rossi per avere spiegazioni sul progetto. Rossi ha concordato di fissare l'incontro per dopodomani. Dall'Upt e dal Pd vengono le critiche più dure nei confronti dell'assessore del Patt.
Giorgio Lunelli, capogruppo dell'Unione per il Trentino, che ieri pomeriggio ha discusso della questione con gli altri consiglieri provinciali del gruppo, attacca polemico: «È stato un fulmine a ciel sereno. Sono felice che l'assessore si sia confrontato con le Comunità di valle ma su una decisione così importante che riguarda l'assetto della sanità trentina serve anche una valutazione politica che spetta ai consiglieri provinciali, mentre Rossi non ce ne ha mai parlato». Nel merito poi Lunelli fa capire che all'Upt non piace per niente la prospettiva di ridurre a quattro il numero dei distretti sanitari infatti dice: «Vogliamo capire le ragioni ma siamo poco convinti, molto perplessi e abbiamo forti preoccupazioni». «Sorprende - sostiene pungente il capogruppo dell'Upt - che proprio un autonomista richiami gli standard nazionali, come i 60.000 abitanti minimi, per giustificare il nuovo assetto. Non credo che l'efficienza della sanità dipenda dalla riduzione del numero dei distretti, l'assessore autonomista dovrebbe la morfologia del Trentino e la nostra capacità di autogoverno giustifica scelte diverse. Questa soluzione rischia di scardinare il sistema sanitario trentino».
Mattia Civico (Pd), presidente della quarta commissione competenze in materia di sanità, è allarmato soprattutto per l'aspetto politico della vicenda. «Non funziona lo schema per cui la giunta governa - dice Civico - nonostante la coalizione. Su molte scelte cruciali non c'è stata condivisione in maggioranza come i fondi integrativi, i ticket sul pronto soccorso e ora sui distretti sanitari l'assessore Rossi. Questo metodo non ci porta lontano e ora vorrei sapere dal presidente Dellai - prosegue Civico - se vale ancora quanto ha detto nella relazione alla finanziaria, ovvero che non c'è un uomo solo al comando o abbiamo scherzato. Non vorrei che ci fossero tanti uomini soli al comando. Da quanto ho saputo - conclude il consigliere del Pd - neanche gli altri assessori sapevano dei quattro distretti».