Trento, 1 febbraio 2011 Si è riunita il 31 gennaio alle ore 20.30 l’assemblea provinciale del Partito Democratico. Il segretario provinciale Michele Nicoletti ha esordito ricordando il sit-in silenzioso delle donne del 29 gennaio a Trento, durante il quale è stata ribadita l’importanza della dignità della donna e la necessità di una politica rispettosa delle istituzioni e delle persone.
Una manifestazione silenziosa e composta che ha saputo coinvolgere molte persone, non solo tra quelle tradizionalmente impegnate in partiti e associazioni ma anche semplici cittadine e cittadini che hanno voluto con la loro presenza esprimere il desiderio di un volto diverso della politica italiana. “I cittadini – ha ricordato il segretario - vogliono un cambiamento, vogliono riscattare la vita, il nome e l’onore del loro Paese. Il PD deve stare dentro questa voglia di liberazione. Noi dobbiamo trasformare la rassegnazione in speranza, la passività in azione, la solitudine in compagnia e dobbiamo stare dalla parte di chi vuole riscattare la dignità propria e di tutti. Il PD deve essere al servizio di una seria alternativa di governo”. Solo in questo modo sarà possibile per il Paese uscire dalla crisi economica e sociale e svolgere quel fondamentale ruolo di mediatore di libertà e democrazia nel bacino del Mediterraneo che l’Europa gli chiede e che è urgente di fronte alla crisi di Egitto e Tunisia. Oltre ai temi di politica nazionale e internazionale, la relazione ha toccato anche le questioni provinciali, indicando le priorità dei prossimi mesi: - la produttività del “sistema Trentino”, dal momento che il bilancio in futuro sarà sempre più legato a questo fattore; - il lavoro, in particolare quello giovanile; - la scuola con il nodo della valutazione dei docenti e del collegamento con il mondo del lavoro; - lo statuto dell’università; - l’ambiente; - la cultura. Tutti questi temi confluiranno in una conferenza programmatica in primavera in cui verrà elaborato un progetto per il “Trentino che vogliamo”, fatto di concrete proposte amministrative ma nutrito anche di un forte riferimento ideale. Sulla scia di questa proposta, ossia di un PD costruttivo che non si limita alla sola doverosa opposizione a Berlusconi ma propone una concreta alternativa di governo, il capogruppo Luca Zeni ha illustrato la proposta di affiancare alle firme che in questi giorni si stanno raccogliendo per la campagna “Berlusconi dimettiti” un documento fatto di azioni concrete, proposte in maniera chiara e facilmente trasformabili in provvedimenti legislativi, per costruire un’Italia migliore. L’assemblea e gli amministratori del PD sono chiamati ad integrare questa proposta per migliorarla e rendere il PD un partito di costruttori del nostro Paese. Nella discussione che ne è seguita, l’assemblea provinciale, dopo un vivo ringraziamento al tesoriere uscente Lorenzo Arnoldi che ha impostato con solidità e trasparenza il sistema contabile del partito, ha eletto il nuovo tesoriere provinciale nella persona di Roberto Passamani, consigliere comunale del PD a Rovereto, imprenditore e persona impegnata nel PD fin dal suo sorgere. Sono state poi approvate le nomine di Donata Borgonovo Re nella Commissione dei Garanti e la delega a Roberto Pinter sugli Enti Locali. Tra i temi concreti affrontati dall’assemblea vi è stato poi quello dell’acqua a proposito del quale è stata approvata una mozione, proposta dalla Commissione Ambiente, che prevede il sostegno alle iniziative culturali e politiche che difendono il carattere dell’acqua come bene collettivo (il testo nella news successiva). Infine si è discusso, su proposta della Commissione Pari Opportunità, della partecipazione di una delegazione del PD del Trentino alla Conferenza Nazionale delle donne democratiche il 18 e 19 febbraio a Roma, in cui si affronteranno i temi della rappresentanza di genere nelle istituzioni, la legge sulla violenza e le politiche del lavoro.
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Partito Democratico del Trentino