Nicoletti: "Nessuna investitura alla giunta". Borga: "Il consiglio non è un fastidio".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 25 gennaio 2011
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"Università, Dellai e Pd si riavvicinano", L. Patruno, "L'Adige", 25 gennaio 2011
C'è stata una schiarita ieri pomeriggio nel confronto tra il Partito democratico e il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, sui contenuti della norma di attuazione della delega sull'università, a seguito di un incontro tra il governatore e il segretario del Pd, Michele Nicoletti, accompagnato da Roberto Pinter, membro della Commissione dei 12, e il capogruppo provinciale del Pd, Luca Zeni.
Il Partito Democratico, per voce soprattutto di Nicoletti, che è anche professore dell'Università di Trento, aveva espresso fin dall'estate scorsa forti perplessità sulla norma di attuazione, così come elaborata dalla commissione incaricata dalla giunta provinciale, soprattutto per il timore che la nuova disciplina alla fine vada a violare l'autonomia dell'Università rispetto alla politica.
Ora che siamo alla stretta finale - oggi Dellai illustrerà la norma al senato accademico e poi la presenterà alla Commissione dei 12 - il confronto ha permesso di definire alcune modifiche al testo originario, venendo incontro alle preoccupazioni e richieste del Pd, che poi coincidono con quelle di molti professori universitari, anche se il Partito democratico punta a qualcosa di più. In particolare, ci sono stati passi avanti su tre punti principali: l'autonomia statutaria dell'Università (quindi ad esempio la scelta del sistema di elezione del rettore), la composizione del consiglio di amministrazione, e l'Authority che dovrà esprimere il parere sui componenti del Cda. Consiglio di amministrazione. Il nuovo consiglio di amministrazione - è l'ipotesi illustrata nell'incontro - sarà formato da nove persone, fra cui tre membri di diritto (il rettore in rappresentanza dei professori, il presidente del consiglio degli studenti, un rappresentante del ministero) e poi sei membri selezionati fra nomi di altissimo profilo attraverso il meccanismo delle terne indicate dall'università con nomi, ad esempio, di laureati a Trento che hanno raggiunto posizioni di prestigio. Nicoletti aveva chiesto che fossero rappresentati i professori dell'ateneo, ma lo schema di Dellai ritiene sia sufficiente la presenza del rettore, e su questo punto il governatore non si è mostrato disposto a trattare.
Authority «indipendente». I membri del Cda potranno essere nominati dalla giunta provinciale solo dopo aver acquisito il parere vincolante di una authority che dovrà valutarne l'altissimo profilo. Questa autorità, composta da persone autorevoli nel mondo scientifico, sarà nominata d'intesa tra la giunta provinciale e l'università. In un primo tempo non era prevista l'intesa ma solo la nomina da parte della giunta. La modifica è stata introdotta per mitigare l'incongruenza evidente di un'autorità «indipendente» nominata dallo stesso ente sulle cui scelte è chiamato poi ad esprimersi. Nicoletti non si accontenta.
Michele Nicoletti, al termine dell'incontro, si mostra molto abbottonato e si capisce che non è del tutto soddisfatto, soprattutto sulla composizione del Cda, visto che non è stata accolta la sua richiesta, comunque commenta: «È stato un positivo avvio di confronto». Il presidente Dellai invece la fa molto più semplice: «Mi hanno espresso alcuni motivi di preoccupazione, ma sui principi generali ci siamo. Nessuno ha intenzione di mettere in discussione l'indipendenza dell'università e lavoriamo in base ai principi di autonomia e autorevolezza».