A dirgerla sarà il Professor Paolo Collini, preside di Economia a Trento. La sollecitazione del capogruppo del Partito democratico, Luca Zeni, è andata a segno.
"L'Adige", 22 gennaio 2011
In forza di un suo ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale in sede di approvazione della legge finanziaria, la giunta provinciale si era impegnata a nominare una commissione tecnica chiamata ad analizzare il sistema delle società controllate dalla Provincia autonoma di Trento e ad elaborare un progetto di valorizzazione e di riordino complessivo del sistema delle partecipazioni provinciali. Il termine dato per provvedere, un mese di tempo, era scaduto lunedì scorso ma ieri, con pochi giorni di ritardo, l'esecutivo ha rispettato il mandato. La giunta infatti, con una delibera proposta del presidente Lorenzo Dellai, ha perfezionato un percorso già avviato, nominando i componenti di questa commissione tecnica, ai quali toccherà verificare la coerenza e l'attualità del quadro delle partecipazioni della Provincia con il sistema economico di riferimento e le sue prospettive di crescita. La commissione tecnica nominata ieri dalla Giunta, dovrà effettuare un'analisi approfondita delle società controllate dalla Provincia autonoma di Trento, tenuto conto delle strategie di crescita e di sostegno del sistema economico perseguito dagli strumenti di programmazione provinciale, e presentare alla Giunta provinciale entro il 30 giugno di quest'anno un progetto di valorizzazione e riordino complessivo del sistema delle partecipazioni provinciali. Il progetto di riordino dovrà inoltre verificare i benefici e le ricadute positive connesse all'utilizzo del sistema societario, come pure individuare gli strumenti per conseguire migliori obiettivi di trasparenza nonché di governance e di monitoraggio da parte della Provincia dei risultati conseguiti dalle diverse società. Il progetto sarà poi trasmesso dalla giunta provinciale al Consiglio. La scelta della giunta è caduta su alcuni membri esterni all'amministrazione ma anche su propri dirigenti: presidente è stato designato il professor Paolo Collini, preside della facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Trento; della commissione faranno parte anche il professor Damiano Florenzano, docente di istituzioni di diritto pubblico alla dacoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Trento spesso chiamato a difendere gli interessi della Provincia in caso di ricorsi al Tar o al Consiglio di Stato, Michele Iori dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Trento e Rovereto, Giuseppe Sartori, dirigente preposto all'incarico speciale per la progettazione legislativa, Luisa Tretter, dirigente del servizio sistema finanziario pubblico provinciale; a Claudia De Gasperi è stato assegnato l'incarico di segretario del Comitato. Attualmente sono 24 le società partecipate dalla Provincia autonoma. Quelle controllate dall'ente pubblico, che detiene tutte o la maggioranza delle quote, sono 13: Cassa del Trentino spa, Informatica Trentina spa, Itea spa, Patrimonio del Trentino spa, Tecnofin Trentina spa, Trentino Network srl, Trentino Riscossioni spa, Trentino School of management scarl, Trentino Marketing spa, Trentino Sviluppo spa, Trentino Trasporti Esercizio spa, Trentino Trasporti spa e Trento Fiere spa. Altre 11 soceità sono invece collegate, cioè la Provincia detiene quote minoritarie del capitale: Aeroporto Gianni Caproni spa, Aeroporto Valerio Catullo spa, Autostrada del Brennero spa, Cassa centrale Casse rurali Trentine - Bcc Nord Est spa, Finest spa, Garda Trentino Fiere spa, Interbrennero spa, Mediocredito spa, Set Distribuzione spa, Str Brennero Trasporto Rotaia spa e Tunnel ferroviario del Brennero spa. Particolare, poi, la situazione di Trentino Sviluppo spa, che detiene partecipazioni in ben 40 società private per un valore di 107 milioni e mezzo di euro.