"Trentino", 21 gennaio 2011 TRENTO. Lo scandalo Ruby che ha travolto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, tiene banco anche in Trentino. C’è chi parla di «complotto dei soliti magistrati» nei confronti del premier, ma c’è soprattutto chi è convinto che il berlusconismo sia giunto al capolinea. Il “Bunga Bunga” è l’ultima fermata.
In molti si dicono preoccupati per i contraccolpi negativi sull’immagine - già non idilliaca - dell’Italia all’estero. Un Paese nel quale il capo del governo, secondo l’inchiesta, si circonderebbe di giovani donne, anche minorenni, per passare le serate, rendendolo debole e ricattabile. Politici, personaggi dello spettacolo, sindacalisti e imprenditori trentini hanno commentato la vicenda che, giorno dopo giorno, si arricchisce di nuovi, clamorosi, dettagli. In tanti chiedono le dimissioni del premier, e così la pensano anche i bookmaker stranieri che le danno a 3,50. L’unico più a rischio in Europa è l’irlandese Brian Cowen a 1,50. Per l’onorevole del Partito democratico, Laura Froner, la situazione è diventata «assolutamente inaccettabile». «Non voglio anticipare sentenze, a quelle ci penseranno i giudici», continua la parlamentare «ma credo che il presidente del consiglio stia venendo meno ad ogni principio etico sui cui dovrebbe basarsi la nostra società, offendendo la dignità delle donne e compromettendo l’immagine del nostro Paese. Penso sia giunta l’ora che Berlusconi si faccia da parte». LEGGI ANCHE: «Silvio, comportamento più adeguato» Tonini (Pd) bacchetta in aula durante il dibattito sull’Afghanistan "Trentino", 21 gennaio 2011 «Anche il comportamento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi deve essere adeguato alle circostanze». Lo ha affermato ieri mattina il senatore trentino del Pd Giorgio Tonini, intervenendo in aula sull’informativa del ministro della Difesa Ignazio La Russa in merito alla morte di Luca Sanna, il giovane alpino vittima l’altro giorno di un nuovo attentato in Afghanistan. «Il comportamento del presidente del Consiglio deve essere adeguato, 24 ore su 24, di giorno e di notte perché l’onore dell’Italia attualmente - ha sottolineato Tonini - sembra affidato esclusivamente ai nostri militari visto che sui giornali internazionali, e lo dico senza ironia, non si parla di Bala Morghab, ma di bunga-bunga». Tonini ha anche commentato le dichiarazioni diffuse l’altro ieri di Berlusconi in merito alla missione in Afganistan. «Domande e dubbi - ha detto - sono legittimi ma vanno posti nella sede giusta, in Parlamento, quando si devono rinnovare le missioni, e non quando muore un nostro soldato, perché così si può insinuare il dubbio nei soldati, nelle loro famiglie, e soprattutto nel Paese, che il nostro combattente sia morto invano e questo non può assolutamente succedere», ha concluso il senatore trentino del Partito Democratico.
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