L'assessore Olivi: non deliberiamo più altri ingressi, trentino Sviluppo interverrà con fondo e società di investimento misti. Il tema sollevato da Zeni venerdì in giunta. F, Terreri, "L'Adige", 18 gennaio 2011
«L'intervento di Zeni contiene punti condivisibili. Ma sulle società provinciali sta già cambiando qualcosa. Sono due anni che non deliberiamo nuove partecipazioni per Trentino Sviluppo. Non sarà più questa la forma di intervento. Abbiamo deciso, con l'ok dell'Europa, di passare ai fondi e alle società di investimento miste pubblico-private». Lo afferma l'assessore provinciale all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, rispondendo al capogruppo del Pd Luca Zeni che ha sollevato il caso del numero e del tipo di interventi delle società controllate da Piazza Dante. La giunta potrebbe esaminare la questione e avviare la commissione tecnica sulla razionalizzazione del sistema, chiesta da un ordine del giorno del Consiglio, già a partire da venerdì, quando è in calendario una riunione «programmatica». «Bene le sollecitazioni - dice Olivi - ma vanno distinte due situazioni diverse. Ci sono le società controllate completamente o a maggioranza dalla Provincia e ci sono le partecipazioni di minoranza in altre società. Le società controllate sono a tutti gli effetti enti strumentali, mezzi del governo provinciale. Si muovono in larga misura entro i principi dell'azione pubblica. Devono rispettare regole di imparzialità, trasparenza, ricorso a gare ad evidenza pubblica. Sono sottoposte al controllo della Corte dei conti». C'è però un problema di trasparenza dovuto al fatto che sono società per azioni che, pur nell'ambito di direttive, si muovono poi sul mercato e gli esiti si vengono a sapere solo alla fine. «Sono società nate per obiettivi di efficienza - risponde Olivi - si muovono con snellezza, anche se capisco che la critica può starci». Ma non c'è un problema di razionalizzazione? «Più che razionalizzare, si tratta di farle diventare veri poli di specializzazione». E invece le altre partecipazioni? «Prendiamo Trentino Sviluppo - dice Olivi - Da due anni, da quando c'è questa giunta, non abbiamo deliberato nuove partecipazioni al capitale di aziende private. Sono andate avanti solo quelle già previste in precedenza. Ad agosto abbiamo riformulato gli indirizzi, anche in base alle regole europee. La partecipazione di minoranza resta uno strumento residuale, ma quella fase ormai si è chiusa. Le nuove modalità di intervento saranno il fondo e la società di investimento misti, pubblico-privato, sui quali Trentino Sviluppo ha già avviato i bandi per selezionare con procedure trasparenti i partner privati. Saranno questi soggetti a investire in base ad una severa valutazione su profittabilità e redditività dell'impresa».
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