Attaccato dagli ambientalisti replica: "Discussione tardiva. Capisco i timori, ma ora giochiamoci la partita della legge provinciale".
"L'Adige", 23 dicembre 2010
L'assessore all'ambiente Alberto Pacher è stato oggetto di pesanti critiche da parte degli ambientalisti. Luigi Casanova, di Mountain Wilderness, ha parlato di un «assessore assente».
Assessore Pacher, questo passaggio ha sollevato timori e polemiche. «Questo passaggio è la prosecuzione del cambiamento previsto dalle norme di attuazione, che hanno introdotto questa opzione di gestione del parco. La discussione, semmai, doveva essere fatta a monte e non ora, che viene tradotta in azioni».
E rispetto al nuovo assetto gestionale, cosa pensa? «Il Parco, così come era gestito, funzionava male: ora abbiamo la possibilità di gestirlo direttamente con il coinvolgimento delle Province e della Regione Lombardia. Rimane lo status di Parco nazionale e rimangono i vincoli. Se dietro a questo ci fosse, come qualcuno tra gli ambientalisti teme, la volontà di compressione degli spazi o di limitazione delle prerogative del parco, sarebbe un problema grave, ma credo ci siano tutte le possibilità di elaborare una buona legge provinciale, che recepisca la norma di attuazione. Una buona legge che dia traguardi di gestione ancora più innovativi. Credo che di questa Provincia, come di quella di Bolzano, tutto si possa dire, ma non che ci sia una gestione del territorio trascurata. Pure senza sottovalutare i pericoli, credo che abbiamo le risorse per fare bene. L'importante è creare le condizioni, attraverso la legge provinciale, per garantire che questo areale venga sempre più sviluppato. E sarebbe opportuno che la nostra avesse agganci con quelle fatte da Bolzano e dalla Lombardia. Ripeto, capisco le preoccupazione, ma ora giochiamoci la partita sulla legge provinciale».
Il vice presidente di Italia Nostra, Salvatore Ferrari, ha attaccato anche il Pd trentino, «reo» di non avere avuto una posizione chiara. «Questo fa parte della discussione. Quando ho assunto la delega all'ambiente sapevo che avrebbe comportato critiche ed anche esposizione, perché errori se ne fanno. Trovarsi a governare è sempre complesso e chi sta fuori - e pure ha un ruolo importante perché rappresenta le sensibilità ambientaliste ed è una importante sentinella - evidenzia quello che non va. Capisco che dal loro punto di vista questo possa essere un passaggio inquietante, ma dico che abbiamo le risorse per gestirlo al meglio, anche con il loro contributo». Rispetto alle critiche, il governatore Dellai, commenta così: «Avrei preferito che gli ambientalisti criticassero lo Stato, che sta lasciando i Parchi, come quello dello Stelvio, in condizioni molto difficili dal punto di vista finanziario e organizzativo».