Dorigatti: Dellai ritiri l'emendamento. Civico: molto perplessi sul metodo.
L. Patruno, "L'Adige", 9 dicembre 2010
«Il presidente Dellai ritiri l'emendamento sui fondi sanitari integrativi. Per noi è stato come un colpo allo stomaco: su questa legge finanziaria c'è il rischio che la maggioranza entri in un modo in Consiglio ed esca in un altro».
Bruno Dorigatti , è arrabbiatissimo e deluso. Il consigliere provinciale del Pd ha infatti firmato, insieme a Mario Magnani (Gruppo misto), un disegno di legge che prevede l'istituzione di un fondo provinciale per la non autosufficienza, che nell'ottobre scorso è stato stoppato dalla giunta con l'impegno di aprire un tavolo di confronto sul tema, rinviando però la questione all'anno prossimo. Invece, ecco che la giunta infila nella legge finanziaria un articolo che parla di fondi sanitari integrativi per coprire anche le spese per la non autosufficienza. «Il nostro disegno di legge - dichiara Dorigatti - spiega come trovare le risorse e la copertura fino al 2030, ma non è voluto neppure discutere. Qui c'è un grave problema di metodo in maggioranza su tutto: ho dovuto sospendere anche il mio disegno di legge sui lavoratori nei Cda delle aziende, si discute di vigili del fuoco, nomine. Ho la sensazione che in maggioranza ci siano due impostazioni politiche diverse su come affrontare il futuro del Trentino».
Anche Mario Magnani è pronto a non votare l'emendamento della giunta sui fondi sanitari integrativi, mentre Mattia Civico (Pd), presidente della quarta commissione, dove giace il disegno di legge Dorigatti-Magnani in attesa che si trovi l'accordo politico dice: «In commissione si stava lavorando ma io ho sospeso l'iter del disegno di legge per dare modo all'assessore e ai proponenti di ritrovarsi e discuterne. Ora questo emendamento è un'accelerazione che coglie di sorpresa e mina i rapporti nella maggioranza». «Sono molto perplesso sul metodo della giunta - dichiara Civico - e ho chiamato subito il presidente del consiglio per fargli presente la questione. Sorprende che proprio nell'ultimo step dell'esame della legge finanziaria, la giunta arrivi con un emendamento così rilevante. Non è un metodo rispettoso né dal punto di vista istituzionale del consiglio e della commissione, né dei rapporti nella maggioranza». Il presidente del consiglio Giovanni Kessler dovrà ora decidere sull'ammissibilità dell'emendamento sui fondi integrativi come degli altri. E, a suo insindacabile giudizio, potrebbe anche escluderlo.