È stato approvato ieri, anche con il contributo fondamentale della minoranza in Consiglio provinciale, il disegno di legge che aggiorna la normativa provinciale in materia di edilizia e urbanistica. Un intervento tecnico e politico che ha raccolto il contributo di diversi soggetti, portando alla luce la necessità di rispondere in modo concreto e puntuale alle esigenze delle comunità locali.
Michela Calzà - Andrea de Bertolini, 3 luglio 2025
Nel dettaglio, il DDL interviene su temi quali la possibilità di sopraelevare edifici fuori dal centro storico, per recuperare spazi abitativi, l'introduzione di studentati e foresterie in aree residenziali per ottimizzare l’uso del suolo, il chiarimento delle norme relative alle pompe di calore e alle tende a pergola negli interventi di edilizia libera, la gestione delle ricostruzioni post-calamità e l'aggiornamento delle norme igienico-sanitarie sulle altezze minime degli alloggi.
Uno degli elementi più importanti e sul quale abbiamo insistito maggiormente, come minoranze, è l’introduzione del tema della qualità architettonica negli interventi edilizi e il miglioramento del recupero dei sottotetti ad uso abitativo. Questo contributo lo abbiamo raggiunto grazie agli ordini professionali e alla società civile a cui abbiamo dato voce. Il DDL recepisce correttamente la giurisprudenza della Corte Costituzionale sulle distanze tra edifici, ponendo finalmente un punto fermo su un tema che in passato ha creato criticità e contenziosi. In tal senso il testo approvato è un passo importante per garantire una normativa chiara, precisa e coerente alle fonti del diritto.
Il disegno di legge rappresenta anche un cambio di passo verso una maggiore sostenibilità, incentivando il riuso dell’esistente, evitando nuovo consumo di suolo e valorizzando l’efficienza energetica degli edifici, per noi punti fermi nelle trattative.
Questo disegno di legge è il frutto di uno sforzo plurale e collegiale che ha portato a un risultato concreto e condiviso.