Presentato dal gruppo del PD, primo firmatario Andrea Rudari, il Disegno di legge n. 257 recante disposizioni in materia di parcheggi pertinenziali. L'obiettivo perseguito con il disegno di legge consiste nel promuovere, mediante una disciplina specifica, la realizzazione di parcheggi pertinenziali su suolo pubblico (o nel sottosuolo dello stesso), valorizzando nel contempo il patrimonio immobiliare pubblico.
Trento, 18 novembre 2011
L'esperienza di questi anni ha visto l'incremento di interesse sia dei privati cittadini che dell'ente pubblico alla realizzazione di simili interventi; diversi ne sono stati realizzati e per tale realizzazione l'iniziativa dei cittadini, riuniti o meno in forma cooperativa, è stata essenziale al conseguimento dell'obiettivo.
Si tratta di parcheggi da realizzarsi su suolo pubblico ossia di parcheggi costruiti da soggetti privati su aree pubbliche (nel sopra o sottosuolo delle stesse) destinati al soddisfacimento sia dell'interesse pubblico costituito dal decongestionamento dei centri urbani dalla sosta di autovetture, rendendoli maggiormente fruibili così alla collettività, sia dell'interesse privato alla dotazione di unità immobiliari in privata disponibilità di un parcheggio, interesse tanto più pressante quanto più ci si collochi nei centri storici delle città. Il carattere di pertinenzialità esprime il legame indissolubile che lega la porzione immobiliare, al cui servizio è destinato il parcheggio, ed il medesimo: nel senso che l’unità immobiliare non può essere ceduta separatamente dal parcheggio.
Si tratta di una fattispecie la cui regolazione è stato oggetto di interventi normativi statali piuttosto datati, che hanno visto la luce in concomitanza e con l'incremento del traffico e della disponibilità di autovetture in capo ai cittadini.
In questa particolare circostanza, l'ente pubblico, previa approvazione del Piano della mobilità e della sosta che individua gli ambiti spaziali di possibile intervento, mette a disposizione dei privati propri beni immobili cedendo (o concedendo se si tratta di bene demaniale – come accade per le piazze o le strade - o di bene patrimoniale indisponibile, come accade per il sottosuolo di edifici pubblici) il diritto di superficie sugli stessi per un tempo determinato non superiore a 90 anni.
A livello nazionale la disciplina normativa della fattispecie è intervenuta con la Legge "Tognoli" 24 marzo 1989 n. 122, (come successivamente modificata in particolare dalla legge n. 127/1997, D.P.R. n. 380/2001, legge n. 185/2002) recante “disposizioni in materia di parcheggi, programma triennale per le aree urbane maggiormente popolate, nonché modificazioni di alcune norme del testo unico sulla disciplina della circolazione stradale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393” che espressamente dispone la possibile realizzazione di parcheggi pertinenziali nel sottosuolo di beni pubblici. Si tratta però di disciplina ormai datata, nel cui solco si colloca la presente proposta, ma che non regola aspetti importanti quali quelli della procedura di scelta del soggetto attuatore del parcheggio.
Si ritiene pertanto opportuno regolare la fattispecie allo scopo di individuare regole di scelta che consentano di assicurare la trasparenza, concorrenza e parità di condizioni tra gli aspiranti, in coerenza con il quadro normativo locale in materia contrattuale.
La proposta di intervento normativo prevede pertanto la necessaria celebrazione di una gara, con le modalità previste per l’alienazione di immobili (e di diritti reali immobiliari) dalla legge provinciale 23/1990 sui contratti, ponendo a base di gara una convenzione, da stipularsi con l’aggiudicatario, che regola i principali aspetti dell’operazione: la durata del diritto di superficie, per un periodo non superiore a novanta anni; la stima del valore del diritto di superficie; il dimensionamento dell'opera ed il piano economico-finanziario previsti per la sua realizzazione; gli obblighi posti a carico del soggetto cessionario per la corretta esecuzione dell'opera; i tempi previsti per la progettazione esecutiva, la messa a disposizione delle aree necessarie e la esecuzione dei lavori; le condizioni di cessione della proprietà superficiaria agli aventi diritto, tra le quali l'obbligo di sussistenza e l'ambito di estensione del vincolo di pertinenzialità; i tempi e le modalità per la verifica dello stato di attuazione nonché le sanzioni previste per gli eventuali inadempimenti.
L'idoneità dei soggetti realizzatori degli interventi infrastrutturali è garantita prescrivendo la sussistenza in capo al costruttore dei requisiti di idoneità tecnica necessari per l'esecuzione di opere pubbliche.
Con l’approvazione delle disposizioni proposte si consente pertanto di dare certezza a quadro normativo di riferimento, assecondando, entro una cornice orientata al pubblico interesse ed all’imparzialità, la iniziativa dei privati cittadini, che sostengono in concreto e per intero il peso economico di simili interventi. In tal modo pertanto si realizza una fattispecie di sussidiarietà orizzontale tanto cara alle recenti riforme istituzionali e da perseguire in maggior misura nel quadro attuale di contrazione delle risorse.