Trento, 20 ottobre 2010
Il consigliere Mattia Civico ha depositato oggi un disegno di legge per facilitare l'inserimento lavorativo e sociale delle persone in situazione di disagio o di disabilità.
Il disegno di legge va a modificare tre leggi provinciali: quella sui lavori pubblici, dove, agganciandosi al Decreto Legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 che afferma, all’articolo 69, la possibilità di inserire nelle gare d’appalto condizioni particolari attinenti ad esigenze sociali (le cosiddette “clausole sociali”), viene inserito un vantaggio nell’assegnazione di lavori pubblici di interesse provinciale per le imprese che realizzano progetti di inserimento lavorativo a favore di persone in situazione di disabilità o di disagio; la legge sugli incentivi alle imprese, dove viene specificato che possono beneficiare degli aiuti provinciali solo le imprese in regola con le assunzioni obbligatorie previste dalla legge nazionale per il diritto al lavoro dei disabili; la legge sull'handicap, dove viene individuata una nuova tipologia di progetti che può essere sostenuta dal Fondo provinciale per interventi a favore delle persone in situazione di handicap e dove viene sostituito l’articolo 15 relativo all’inserimento e integrazione nel mondo del lavoro delle persone disabili.
Se le modifiche alla legge sui lavori pubblici e quelle alla legge sugli appalti possono favorire solo di riflesso l’occupazione delle persone con disabilità o disagio, più puntuali e precise sono le norme introdotte nella legge sull’handicap.
In prima battuta, per premiare le imprese virtuose, si stabilisce che la Giunta provinciale possa stipulare convenzioni con gli istituti di credito al fine di garantire, a quelle aziende che assumono lavoratori in situazione di disagio o di disabilità oltre gli obblighi della legge 68/99 (compresi i casi in cui le medesime non siano soggette a questi obblighi), condizioni di finanziamento agevolate, a tassi cioè inferiori a quelli vigenti.
Con questo disegno di legge si propone di applicare finalmente anche in provincia di Trento l’articolo 5 della legge 8 novembre 1991, n. 381 e di stabilire quindi che la Provincia affidi alle Cooperative sociali od ai loro Consorzi la fornitura di beni e di servizi fino alla percentuale minima del 5% dell’importo stanziato per la fornitura di beni e servizi da parte di terzi. Questa previsione porta il Trentino in linea con le Province e le Regioni più attente a valorizzare questa particolare forma di Cooperazione che svolge un’importante funzione di ammortizzatore sociale. Norme simili sono già state adottate dalla Provincia autonoma di Bolzano, dalla Regione Lombardia, dalla Regione Toscana, e dal Comune di Roma.
Particolare importanza hanno poi le norme relative all’inserimento del lavoratore disabile nell’azienda che lo assume. Qui si agisce su due fronti: sulla formazione del lavoratore e sulla possibilità di affiancare il lavoratore disabile con un tutor che lo accompagni nei primi mesi di inserimento lavorativo. Il disegno di legge prevede contributi per la stipula di convenzioni con le organizzazioni del Terzo Settore finalizzate ad interventi di formazione e di tutoraggio.
Il disegno di legge prevede infine la possibilità per i lavoratori disabili di accedere al servizio di trasporto scolastico per recarsi sul posto di lavoro. Una piccola discriminazione positiva che può aiutare queste persone in difficoltà.
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