«Ascoltare persone diverse, scoprire altre chiavi di lettura»

Laureata in servizio sociale e laureanda magistrale in politiche sociali, Valentina Mustaffi già da giovane ha capito l’importanza per lei di «essere una persona attiva all’interno della comunità», maturata inizialmente negli anni delle superiori aiutando nelle attività dell’oratorio. Racconta come «più mi avvicinavo alla comunità più diventava difficile poi stare indifferenti di fronte alle necessità che presentava».
"Corriere del Trentino", 17 novembre 2023

 

Per questo nel 2017 è entrata come volontaria nella consulta giovani del Comune di Pergine, in un passaggio che lei descrive come «naturale, poiché cercavo un luogo dove poter essere attiva in funzione dei bisogni dei giovani del territorio». Mustaffi descrive il volontariato come qualcosa che «rende sentinelle attive sul territorio, ti fa agire e allo stesso tempo comprendere quanto sia importante ciò per cui lavori perché vedi gli effetti che possiamo avere sulla nostra comunità».

In particolare, queste sensazioni si sono concretizzate nel periodo di volontariato con la Caritas. «L’esperienza nella Caritas mi è servita molto per entrare in contatto con certi problemi sociali», afferma, problemi che è facile che passino inosservati o di cui non è sempre possibile cogliere le varie sfaccettature. Emerge così anche un secondo aspetto, che accanto alla gratificazione nell’aiutare il prossimo, può avvicinare al volontariato: «In molti casi il volontariato permette di imparare, offre diverse porte sul mondo e nuove chiavi di lettura. Permette di ascoltare persone diverse per rendersi conto delle problematiche presenti in paese o nella regione». Il mondo dell’associazionismo ha poi presentato a Mustaffi anche occasioni lavorative, visto che al momento la vede impegnata come collaboratrice con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti sezione di Trento.

Esperienza che a sua volta arricchisce molto, «aiutando a togliere il pietismo verso le persone cieche che assorbiamo dalla società» e normalizzando molte esperienze e vissuti con cui non si hanno molti modi di entrare in contatto.