Sentenza sulle infiltrazioni dell'ndrangheta nelle cave di porfido del Trentino: non possiamo sentirci immuni dal fenomeno mafioso

Trento, 28 luglio 2023 - È stata pronunciata, nel primo pomeriggio di giovedì 27 luglio, la tanto attesa sentenza del processo "Perfido" nell’aula principale del tribunale di Trento, che ha messo in luce un sistema criminale complesso ed esteso in Trentino. Otto persone sono state condannate in primo grado per associazione mafiosa e sfruttamento dei lavoratori, che dovranno complessivamente scontare 76 anni di carcere.

Questa sentenza certifica in modo inequivocabile che il Trentino non è immune dal fenomeno mafioso. È il segnale drammatico di un fenomeno che non possiamo ignorare, ma anzi, affrontare con determinazione e coraggio con rinnovata e attenta vigilanza anche sugli altri settori della nostra economia e della nostra società per prevenire e contrastare eventuali ulteriori infiltrazioni.

 

Siamo convinti che sia necessario un impegno congiunto di tutta la comunità trentina, e delle istituzioni in primis, per promuovere una cultura di legalità e della non violenza e contrastare qualsiasi forma di criminalità organizzata, contribuendo con parole e fatti, in modo attivo alla costruzione di una società sana e libera da infiltrazioni mafiose.

Le istituzioni devono adoperarsi per rafforzare le misure di prevenzione, investigazione e contrasto, garantendo risorse adeguate alle forze dell'ordine e collaborando strettamente con le autorità giudiziarie. 

 

Il Partito Democratico del Trentino invita, pertanto, tutte le forze politiche e sociali a unirsi in questa battaglia per la legalità, rilanciando l’istituzione dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata, che si occupi di monitorare l’attività di infiltrazione mafiosa, fornendo a tutti i cittadini una relazione annuale dettagliata sulla situazione.