Olivi: «Valdastico-A22, niente scambi»

Davanti alle parole del ministro Delrio al Giornale di Vicenza - che strumenti avete se sulla Valdastico Nord i trentini ci ripensassero?, risposta: «La concessione dell’A22» - in molti in Trentino sono sobbalzati. Lo ha fatto anche il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, Pd, partito del ministro Graziano Delrio.
C. Bert, "Trentino", 19 maggio 2016

 

«Queste sono due partite distinte - scandisce Olivi - la vicenda A22 è stata affrontata senza alcun tipo di negoziato rispetto alla Valdastico, sulla quale noi abbiamo assunto una posizione ferma e trasparente». «Abbiamo detto no a un collegamento autostradale tra due autostrade e abbiamo dato la disponibilità a discutere di un collegamento interregionale tra due sistemi di dimensione locale, se questo può migliorare la sicurezza e la qualità del nostro sistema viabilistico». «Ma una proposta oggi non c’è - chiarisce l’assessore - e comunque noi abbiamo detto sì all’intesa a condizione di un percorso partecipato con le comunità locali. E il governo e la Regione Veneto sanno benissimo che per intervenire abbiamo bisogno di una variante al piano urbanistico provinciale e di una valutazione d’impatto ambientale. Parlare oggi di cantieri della Valdastico, come ho sentito fare, davvero non regge».

Lo ripete anche l’assessore alle infrastrutture Mauro Gilmozzi (Upt), che per la Provincia ha partecipato al gruppo di lavoro con Stato e Regione Veneto: «Non abbiamo nessuna convocazione dal Cipe (il comitato interministeriale per la programmazione economica, ndr) ma se ci chiamano vado a ripetere esattamente la nostra posizione. Abbiamo escluso un’autostrada, se ci proporranno altro sarà semmai l’inizio di un percorso che coinvolge i territori e che dovrà passare per una modifica al Pup. Non sarà la giunta a decidere, ma il consiglio», ricorda l’assessore. Una delibera del Cipe basata sulla pre-intesa tra le parti potrebbe però bastare a Delrio per ottenere dall’Europa la concessione per la A 4 Brescia-Padova, che è anche il vero obiettivo del nuovo socio, il colosso spagnolo Abertis. Per questo i trentini in queste ore evitano accuratamente di andare all’attacco del ministro e tengono un basso profilo, convinti che una volta che fosse incamerata la concessione, la Valdastico Nord (o ciò che dovrebbe prenderne il posto) perderà gran parte dell’interesse di oggi. Intanto ieri, a margine dei lavori del consiglio regionale, i vertici dell’A22, il presidente Andrea Girardi, l’ad Walter Pardatscher e il direttore Carlo Costa hanno fatto il punto con il presidente della Regione Ugo Rossi e il vice Arno Kompatscher. «La Valdastico è una partita tra i soci, noi ne stiamo fuori - spiega Girardi - la società lavora alacremente per il rinnovo della concessione e dal ministero vedo la volontà di andare avanti in tempi rapidi». Nessuna frenata, assicura, al di là delle dichiarazioni di Delrio.