Robol: il percorso del Pd è a metà

«Confermo - dice Robol - che mi fa piacere se sarà possibile aprire un confronto reale con l'Upt, anche dopo le comunali, in un contesto importante di evoluzione del Pd anche rispetto allo scenario nazionale. L'elezione stessa del presidente Mattarella la ritengo il simbolo importante del riemergere di una cultura del cattolicesimo democratico, che è poi la stessa di Matteo Renzi, che è molto importante nel Pd ma che è anche patrimonio di Dellai e dell'Upt. Quindi è vero che il Pd fa parte in Europa della famiglia dei socialisti e democratici, ma mi sento di dire che questo non esclude la cultura da cui provengono Mattarella, Renzi e Dellai».
L. Patruno, "L'Adige", 6 febbraio 2015

 

La segretaria del Pd trentino, Giulia Robol, risponde al consigliere provinciale Mattia Civico che ieri sull' Adige l'aveva duramente criticata per le sue aperture al «cantiere» di Lorenzo Dellai sostenendo che: «Mi spiace che per Civico ogni ragionamento politico sia viziato dal fatto che ci sia di mezzo Dellai, quindi non si discute nel merito ma solo su Dellai sì o Dellai no, come in passato».


Riguardo poi al futuro del Pd trentino, la segretaria aggiunge: «Io ritengo che il Pd del Trentino abbia fatto un percorso a metà e che ora che l'Upt sta cercando di ridefinire la sua missione come partito si possa aprire un confronto e trovare una nuova sintesi. Il Pd ha l'obiettivo di una sua evoluzione tenendo conto che il contesto è cambiato e cambierà sia a livello locale che nazionale».
La segretaria del Pd rivela, per altro, che anche a Roma la questione del rapporto con l'Upt e con il gruppo nazionale di cui Dellai fa parte è all'attenzione della segreteria nazionale del Pd.
«Sia con il senatore Tonini - spiega Robol - che con il sottosegretario Bressa in più di un'occasione il tema è stato oggetto di interlocuzione a livello romano. È evidente infatti che la coalizione oggi è in fibrillazione e che c'è in corso un processo di cambiamento che andrà governato io penso in un'ottica di semplificazione». E che ci siano lavori in corso tra il Pd e altre forze di centrosinistra lo dimostra la dichiarazione di ieri di Matteo Renzi sui senatori di Scelta civica: «La condivisione può individuare un approdo comune e un comune cammino per il cambiamento dell'Italia». Robol si dice poi in sintonia con le dichiarazioni del capogruppo provinciale Alessio Manica, che ieri ha anch'egli raccolto in modo positivo le aperture da parte dell'Upt sulle «sperimentazioni» di liste unitarie alle elezioni comunali, anche se non nei comuni più grandi. 

La segretaria del Pd si mostra invece sorpresa dalle dichiarazioni di Manica sulla necessità di una correzione di rotta nella gestione del partito, chiedendo di passare a una gestione unitaria, coinvolgendo cioè la minoranza di Elisa Filippi, e coinvolgendo di più i consiglieri provinciali negli organi direttivi. «L'ho appreso dal giornale - dichiara Robol - e mi sorprende che Manica proponga ora una gestione unitaria con la minoranza di Filippi e Civico visto che mi sembra che su uno dei temi politici più significativi come l'evoluzione del Pd del Trentino di cui si sta discutendo la linea di Civico sia molto diversa da quella mia, di Zeni e Manica stesso. Su questo comunque potremo confrontarci nel coordinamento provinciale che ho convocato per il 9 febbraio e al quale possono partecipare di diritto, come sempre, anche i consiglieri provinciali e i parlamentari».