Presidenza della Camera, Dellai scaricato da Monti: "Peccato, ringrazio il Pd"

Il Professore rifiuta l'offerta di Bersani e punta al Quirinale. Crepe sempre più profonde in Scelta Civica. Fravezzi: "Amarezza e delusione. Al Senato abbiamo votato per Grasso"
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 17 marzo 2013
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Nel ballottaggio più a rischio, quello tra Grasso e Schifani per la presidenza del Senato, i voti dei 6 senatori del centrosinistra eletti in regione sono andati ieri all’ex procuratore antimafia Piero Grasso. Oltre a Giorgio Tonini (Pd), hanno votato per Grasso anche i 5 senatori appartenenti al neonato Gruppo autonomie, gli altoatesini Karl Zeller e Hans Berger (Svp) e Francesco Palermo (Pd-Svp), e i due trentini Franco Panizza e Vittorio Fravezzi.
Nessun dubbio da parte di Fravezzi, vicepresidente del gruppo, candidato unitario del centrosinistra autonomista in Vallagarina ma anche esponente di quella Scelta Civica che ieri anche al Senato ha votato scheda bianca: «Io sono iscritto all’Upt e sono stato eletto in uno schieramento - ricorda - non c’era ombra di dubbio che il mio voto andasse al candidato di centrosinistra. Grasso l’ho conosciuto tra ieri e oggi, è stato un magistrato con una storia importante alle spalle e di grande equilibrio, credo che possa rappresentare al meglio il Senato».
Quanto alla linea di scheda bianca adottata ieri da Scelta Civica, secondo Fravezzi va letta «come un tentativo, seppure tattico, di lasciare comunque aperta una porta in vista della possibile costituzione di un governo», «mi auguro che sia così, se avesse vinto Schifani sarebbe stato tutto più complesso». «Abbiamo cercato per tutta la notte di trovare un accordo più ampio con i montiani - racconta Franco Panizza - inspiegabilmente non si è raggiunto e così è sfumata anche la candidatura di Dellai alla Camera che sarebbe stata importante, un segnale di novità come hanno ammesso diversi esponenti del Pd tra cui Enrico Letta. A quel punto sono state proposte due candidature di apertura e di grande autorevolezza, due nomi che vanno oltre gli schieramenti ideologici».
«Francamente - continua Panizza - non capisco il disimpegno di Scelta Civica e l’impuntatura su Monti. Mi auguro che prevalga il senso di responsabilità, nella consapevolezza che il Paese ha bisogno di un governo».