Il Pd di Riva nelle mani di Chizzola: stasera l'elezione

C'è solo un pretendente alla guida del circolo Pd di Riva (e di Nago-Torbole e di Tenno), in vista dell'assemblea elettiva di stasera alle 20.30. Ciò significa che si sa già chi sarà il nuovo segretario: Tiziano Chizzola. Rispetto al reggente Tomaso Benamati (subentrato dopo le dimissioni per motivi di lavoro di Gabriele Hamel), si dimezza l'età: Chizzola è classe 1984, mentre l'esperto consigliere traghettatore uscente (non più disponibile a ruoli dirigenziali) è del 1948.

 

Già responsabile del campo profughi di Marco (dal 2016 a quando è stato chiuso), ora Chizzola - laureato in studi internazionali con master in gestione di impresa sociale - è coordinatore per la Croce Rossa della residenza Fersina per richiedenti asilo. Metà arcense (ha vissuto all'ombra del castello fino a 19 anni) e metà rivano, il segretario entrante guarda all'unità non solo interna alla sezione, ma anche a quella territoriale in un'ottica sovracomunale. Avvicinatosi al Pd da poco, arriva già alla guida del principale circolo dell'Alto Garda e Ledro.«Ho fatto la tessera - dice Chizzola - lo stesso giorno in cui Renzi è uscito dal partito. Un caso, ma forse anche no. Ho deciso di impegnarmi dopo essermi reso conto dell'importanza di ciò che sta facendo il Pd sulla fascia lago, un tema su cui si sta giocando tutto o quasi. Inoltre ho riconosciuto nel Partito Democratico l'unico soggetto politico in grado di arginare l'attuale deriva dell'odio e della privazione dei diritti fondamentali delle persone». Più che di temi "alti", però, Chizzola dovrà occuparsi praticamente da subito delle rogne legate alla campagna elettorale per le comunali di maggio: «Si deve partire dai temi e non dai nomi, per trovare poi nel candidato sindaco la persona che si faccia garante degli obiettivi e dei valori programmatici, senza imposizioni ma anche senza veti. Ci deve essere un'alleanza di centrosinistra autonomista ambientalista, dunque è un "must" trovare l'accordo con il Patt, così come occorre confrontarsi con la componente verde».

E l'attualmente fantomatico polo civico centrista? «Anche con i civici può essere possibile un dialogo, se vorranno condividere una piattaforma, ma vanno evitati i personalismi, che sono il problema principale della politica locale».La candidatura unica di Chizzola è "rivendicata" dal direttivo (che contestualmente verrà rinnovato): «La candidatura unica sostenuta da tutto il direttivo uscente - commenta Alessio Zanoni - è sintomo dell'unitarietà del circolo, nel quale i renziani sono sempre rimasti ai margini e che è uno dei circoli con più iscritti (un'ottantina) in Trentino. La scelta di una figura come quella di Chizzola, poi, testimonia che noi più che sui tecnicismi puntiamo sui valori».