Razzismo in Trentino - Dall'incendio al B&B al bus «vietato» ai profughi

Le minacce, l'aggressione fisica a Agitu sono state inserite subito sulla mappa ideata dal giornalista Luigi Mastrodonato. Una mappatura delle «aggressioni fisiche razziste avvenute in Italia dal 1 giugno 2018» come spiega lui stesso e che in Trentino ha due «segnaposto». L'ultimo indica Frassilongo e racconta dell'amara vicenda della pastora etiope.

 

L'altro è stato fissato a fine giugno a memoria di un altro episodio che aveva fatto discutere ed indignare. Protagonista suo malgrado un lavoratore marocchino che aveva chiesto di poter stare a casa perché malato. La risposta del datore di lavoro trentino era stata registrata ed è stata sconcertante: «...brutta razza...vengo a casa tua..ti mangio...ti brucio vivo islamico di m... ...stai attento ad uscire di casa...Allah di m... io ti do fuoco...Ti mando Casa Pound... per rapirti, ti bruciano vivo, ti mangiano...sei un Allah di m... che muoia tutta la tua razza...ti posso anche ammazzare adesso che è andato su Salvini....Stai attento ad uscire di casa con stasera prepariamo le ronde fuori da casa tua...».

E poi c'è la quotidiana attività di denuncia portata avanti dal portale «Cronache di ordinario razzismo». Che segnala, in provincia, dall'inizio dell'anno, nove episodi di «razzismo quotidiano». C'è l'attentato incendiario alla struttura di San Lorenzo Dorsino che da lì a pochi giorni avrebbe dovuto ospitare dei richiedenti asilo (la porta della struttura sarà poi presa a calci) e c'è lo striscione comparso nello stesso comune e firmato da CasaPound con la scritta «Basta profughi».

Viene ricordata la vicenda dell'autista di Trentino Trasporti che a Marco di Rovereto, aveva negato l'accesso al mezzo pubblico a dei profughi. Autista che aveva ricevuto, come viene ricordato, la solidarietà di Forza Nuova.

E poi Mezzano dove, in aprile, il volto di Dwayne Beach, violista newyorchese nero ospite del festival «Mezzano Romantica», viene ritagliato dal cartellone lungo 4 metri che da otto mesi era installato sulla rotatoria all'uscita del paese. Solo la sua faccia viene asportata completamente, mentre il resto del manifesto resta intatto: il quadrato viene poi buttato in un cestino, lungo la vicina pista ciclabile.

E ancora viene proposta l'azione di CasaPound a Mezzolombardo (fine marzo) quando era stata simbolicamente chiusa l'entrata della casa ex forestale, dove verranno ospitati 9 richiedenti asilo. «In Trentino non c'è spazio per questi finti profughi - dichiarano in nota - e le risorse provinciali vanno utilizzate esclusivamente per i trentini»