Stenico: «Onorata di essere stata scelta»

Gli ingranaggi della pubblica amministrazione ha imparato a conoscerli dall'interno sin da quando Lorenzo Dellai ha iniziato la sua esperienza da presidente della Provincia. Ora la consiglierà di parità Eleonora Stenico proprio con Dellai costituirà un inedito ticket (lei al Senato) nella corsa alle politiche. Dellai l'ha già chiamata?«A dire la verità no, non c'è stata l'occasione.Tra l'altro Dellai era a Roma, impegnato con Civica popolare. Però ci siamo smessaggiati. Ci sentiremo molto presto».
G. Tessari, "Trentino", 29 gennaio 2018

 

«Sono convinta che ci sarà tantissimo da imparare facendo campagna elettorale con Lorenzo».Lei non è etichettabile in senso stretto come appartenente ad un partito piuttosto che ad un altro.«Infatti. Avendo anche un ruolo super partes sono stata io la prima a non volere avere tessere di partito. A chiedermi se fossi disponibile alla candidatura è stato il presidente Ugo Rossi ma mi chiarì subito che aveva sentito prima i partiti della coalizione e sul mio nome c'era una disponibilità. E' stata vissuta come una sintesi di tutte le posizioni. Già sabato ho riscontrato sul campo questa cosa».In che senso?«Ero alla Marcialonga Start, a Cavalese. E al mio fianco mi hanno fatto sentire la loro presenza e disponibilità Luca Zeni, Mauro Gilmozzi, Pietro De Godenz. Si potrà fare dunque un bel lavoro di squadra, di coalizione».

Come sono uscite le donne da questa selezione elettorale?

«La legge che prevede il 60/40 è stata rispettata. Vero che c'è stata un po' di difficoltà nell'individuazione delle donne più adeguate ma alla fine credo sia emersa la validità di queste norme. Anche il Trentino può essere equamente rappresentato sotto il profilo maschile/femminile. Il problema resta culturale: si risolverà quando non ci sarà differenza nel votare donna o votare uomo».

Con che spirito ora si approccia a questa nuova esperienza?«Ci vuole in primo luogo un grande senso di responsabilità. Mi sento investita di responsabilità nei confronti sia del territorio che di tutti nostri elettori. La scommessa più grande è quella di restituire fiducia alla gente nei confronti della politica».Come si può fare?«Offrendo un programma concreto e realizzabile».Non è preoccupata del fatto che Dellai e lei correte in quello che è considerato il collegio più ostico?«Conta l'impegno personale e quello si trasmette alle persone e al territorio. Avere al fianco una personalità come Dellai è molto stimolante».