Approvato il Bilancio della Provincia 2018 all'insegna della fiducia e dell'impegno

Il Consiglio ha approvato oggi attorno alle 16.30 il Bilancio 2018 della Provincia autonoma di Trento. Il presidente Ugo Rossi, nella sua dichiarazione di voto, ha detto che questa manovra "porta a compimento un disegno tracciato ad inizio legislatura, che si è realizzato via via nel prosieguo dell'attività della Provincia e che si perfezionerà ulteriormente nel corso del prossimo anno". 
Ufficio Stampa Provincia, 22 dicembre 2017


Per il presidente Rossi questo del 2018 è un Bilancio "che ci consente di pronunciare con grande convinzione la parola fiducia. Un Bilancio che destina risorse importanti alla crescita economica ma anche alla coesione sociale, perché è importante crescere ma al tempo stesso tenere sempre presenti i diritti di quanti si trovano in difficoltà. E' questo anche un Bilancio dove riprendono in maniera significativa gli investimenti. Un Bilancio, soprattutto, nel quale abbiamo trovato una concordanza importante fra maggioranza e minoranza. Voglio ringraziare in particolare la minoranza, perché all'inizio della discussione in aula aveva presentato moltissimi emendamenti.

Ma nel prosieguo dei lavori siamo riusciti a trovare concordanze importanti in favore di tutto il Trentino. Abbiamo allocato risorse aggiuntive nell'edilizia e nel recupero dei centri storici, con riferimento soprattutto alle giovani coppie e agli anziani, e a vantaggio delle imprese di questo settore importante, che devono riprendersi. Siamo stati capaci insomma, pur nel rispetto della diversità delle opinioni, di riconoscerci in una modalità di lavoro che che ci ha consentito di strutturare una manovra molto corretta riguardo alle necessità del nostro territorio. L’auspicio è che ne esca rafforzato soprattutto il clima generale di fiducia di cui il Trentino ha così bisogno. L'impegno certamente non mancherà ma sono certo che i contenuti di questo Bilancio consentiranno di far fronte nel migliore dei modi alle esigenze del territorio". 
Tre infine i ringraziamenti "speciali": al presidente del Consiglio Bruno Dorigatti, per il suo "polso fermo" del dirigere i lavori dell'assemblea, all’assessore Mauro Gilmozzi per la sua capacità di mediare fra visioni diverse nei momenti più delicati, e infine alla dirigente generale della Provincia Fulvia Deanesi, in procinto di andare in pensione, per il suo impegno nel redigere anche questo Bilancio a conclusione di un percorso professionale ricco di soddisfazioni in seno alla Provincia.

Più PIL, più fiducia, più servizi, più occupazione, più qualità dell’ambiente, più strumenti per imprese, fa­miglie, cittadini. È un bilancio con tanti segni positivi quello che il Consiglio provinciale di Trento ha approvato oggi. Al di là delle cifre, la manovra 2018 si riassume nella parola “stabilità”. È così che si presentano i conti pubblici, grazie al la­voro di razionalizzazione della spesa fatto in questi anni, ai provvedimenti adottati (come il Patto di garanzia) e alla collaborazione con altri attori del siste­ma (le autonomie locali in primis). 

Fra le altre cose, il Bilancio 2018 prevede un Piano straordinario dei pagamenti per le imprese, un uso intensivo della leva fiscale rivolto soprattutto alle imprese capaci di investire, specie in innovazione, formazione del capitale umano, incentivi per lo sviluppo del settore "green", ulteriori investimenti nel trasporto pubblico e nella mobilità elettrica.

Ed ancora: sul versante scuola, il Bilancio 2018 conferma le risorse per il rinnovo del contratto, per la stbilizzazione degli insegnanti, per migliorare i modelli di inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali e per il trilinguismo. Sarà poi raffor­zato il sistema della formazione duale e il diritto allo studio che potrà contare su nuove risorse. In materia di lavoro, nel confermare gli attuali incentivi alle as­sunzioni e le risorse per il Progettone, si insisterà, attraverso il Piano di politica del lavoro, sulla formazione personalizzata dei disoccupati, sulla riconfigurazione del reddito di at­tivazione e sul reimpiego delle persone coin­volte nei lavori socialmente utili.

Fra le modifiche scaturite dal dibattito in Aula, lo ricordiamo, il raddoppio dei fondi per le ristrutturazioni delle case nei centri storici: l'emendamento approvato dal Consiglio e  frutto di un’intesa fra minoranza e maggioranza prevede inoltre che i fondi potranno essere assegnati non solo per sistemare le facciate, ma anche, quando si tratta di prima casa, per le ristrutturazioni interne.