Austria, la Volkspartei festeggia con Kurz. Allarme nel Pd: buoni rapporti a rischio

Reazioni contrastanti in Alto Adige all’indomani del voto austriaco. L’Svp, in particolare l’Obmann Philipp Achammer, esulta per la vittoria di Sebastian Kurz. Festeggiano anche i Freiheitlichen dato che la Fpö di Strache si è rafforzata e potrebbe andare al governo. A sinistra invece l’umore è nero. Sia tra i verdi, che in Austria rischiano di rimanere fuori dal Parlamento, sia all’interno del Pd dove si temono soprattutto le conseguenze sui rapporti italo-austriaci.
M. Angelucci, "Corriere del Trentino", 17 ottobre 2017

 

In casa Svp non tutti amano Kurz. Il nuovo leader della Övp ha un rapporto strettissimo con l’Obmann Philipp Achammer che si è subito rallegrato per la sua vittoria e il presidente della Provincia, Arno Kompatscher si è subito accodato. «Kurz è sempre stato un sostenitore dello sviluppo dell’Autonomia e con lui a Vienna avremo un partner affidabilissimo. Credo anche — sottolinea Kompatscher — che finite le elezioni finirà anche la propaganda sul Brennero e sui migranti anche perché la situazione è tranquilla. É vero che l’Övp ha preso una posizione molto forte sull’immigrazione ma Kurz non è Orban. L’Övp è la nostra sorella maggiore, è stato il primo partito austriaco convintamente europeista e non credo che, da questo di vista, ci saranno grandi cambiamenti. Spero Kurz che segua lo stesso indirizzo dei suoi predecessori» commenta Kompatscher che però esprime qualche timore per l’eventuale partecipazione della Fpö di Heinz Christian Strache al governo. «Non è scontato anche Kern vuole fare trattative serie. Anche se ultimamente la Fpö ha moderato i toni antieuropei resta sempre un partito di estrema destra con diversi personaggi xenofobi al suo interno».

Proprio la crescita della Fpö, che ha guadagnato il 6%, rispetto al 2013, fa gongolare la destra sudtirolese. L’Obmannn Andreas Leiter Reber si è addirittura recato a Vienna per festeggiare insieme a Stracher. «Siamo contenti del risultato della Fpö e credo che questo voto sia importante per il Sudtirolo. I temi come il doppio passaporto o l’indipendenza troveranno molta più attenzione a Vienna, specialmente se la Fpö entrerà a far parte del governo».

Se Kompatscher ostenta ottimismo, nel Pd invece regna il pessimismo. Sia il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, sia il sottosegretario alle Regioni, Gianclaudio Bressa, si dicono preoccupati per l’affermazione della destra e dell’ultradestra.

«Ogni Paese sceglie in che direzione andare e questo va rispettato. Tuttavia — commenta Tommasini — temo che questo voto avrà importanti riflessi sull’Europa. Dalle dichiarazioni di Kurz emerge una volontà di chiusura dell’Austria. Per noi che viviamo in una terra di confine e di collegamento questo non è un bene. Non temo un spostamento a destra della Svp ma piuttosto temo che affrontare le questioni comuni diventerà sempre più difficile se prevale questo atteggiamento di chiusura totale». Preoccupato anche il sottosegretario alle regioni, Gianclaudio Bressa. «Ha vinto la destra destra, non i moderati. Kurz ha sposato il programma di Strache, insieme i due partiti hanno il 60%. Questo è preoccupante per l’Europa non solo per l’Alto Adige. Non credo che Kurz voglia mettere in pericolo i rapporti con l’Italia».

Umori funesti anche tra gli ecologisti. I verdi in Austria hanno subito una vera e propria debacle e ora rischiano di rimanere fuori dal Parlamento. «Il risultato è stato una debacle ma i voti prestati dai verdi alla Spö torneranno. Anche in Alto Adige si può prevedere che la Svp seguirà i trend austriaci: le posizioni liberali e l’ostilità per i profughi stanno diventando sempre più dominanti».