Giovani e biotecnologie per rilanciare l'agricoltura

La serata organizzata dal Circolo Pd della Val di Non a Cloz ha fatto registrare a sorpresa una grande partecipazione. Dopo il saluto del sindaco Natale Floretta e di altre autorità, Enrico Morando, vice ministro dell’economia e delle finanze, con grande capacità di spiegare questioni complesse e smascherare le bufale dei detrattori, ha sottolineato: «Il Pil cresce più del previsto: 1,2 e alla fine dell’anno raggiungerà 1,5. Questi dati danno la possibilità di intervenire per non aumentare l’aliquota dell’Iva."
C. A. Franch, "Trentino", 13 settembre 2017

 

"Sul versante del lavoro - ha aggiunto Morando - l’Italia sta andando meglio; i posti di lavoro sono aumentati di quasi un milione. Stiamo operando per ridurre il cuneo fiscale e per fare riforme strutturali, che daranno certezze alle famiglie e la possibilità di pianificare». Anche Alessandro Olivi, vice presidente della Provincia di Trento, assessore allo sviluppo economico e lavoro, ha dipinto un futuro economico abbastanza roseo, lanciando, però, anche un monito: «Il Trentino non può trincerarsi nel suo fortino, forte della propria autonomia; dobbiamo meritarcela, l’autonomia, essendo riformatori di noi stessi, sperimentatori di innovazioni, di cambiamenti e di riforme, lavorando per una comunità che diventi coesa».

Michele Odorizzi, presidente di Melinda, ha posto l’accento sul momento difficile che sta vivendo l’agricoltura in Valle: «Ci sono diversi giovani disposti a sporcarsi le mani con la terra che hanno intrapreso l’attività agricola; sta a noi dare dei supporti perché possano continuare. Nel nostro settore c’è una lentezza nell’assorbire i cambiamenti, che in passato ci ha cautelati da incauti percorsi, ma adesso ci frena troppo. C’è la rincorsa alle varietà più remunerative, ma così facendo si satura il mercato e si mette il settore in crisi. I giovani sono più ricettivi ai cambiamenti, perciò abbiamo lanciato diversi progetti, come i ciliegi, i piccoli frutti, un progetto di produzione di frutta biologica per un appezzamento di 100 ettari. Abbiamo lanciato anche un progetto turistico legato alle celle ipogee. Si punta a livello europeo sulle biotecnologie per creare varietà resistenti che non hanno bisogno di trattamenti per accontentare il consumatore. Una svolta epocale dopo quarant’anni di chimica. Si tende a fare critica distruttiva invece di fare squadra».

Giuseppe Negri, presidente del Consorzio Bim Adige, ha spiegato come è nato questo ente e come lavora: «Il Bim è nato con una legge del 1953, per permettere ai Comuni interessati dalle centrali idroelettriche di poter godere di fondi di sviluppo dati da una percentuale del ricavato della vendita dell’energia elettrica. Quest’anno abbiamo ritenuto utile intervenire sull’occupazione, abbiamo creato 339 opportunità di lavoro per 4 mesi, per operatori nei servizi amministrativi, per un totale di spesa di 1.500.000 euro. Sono in scadenza le concessioni per le grandi centrali idroelettriche e anche quella di Santa Giustina e speriamo che rimangano sul territorio».

È intervenuta anche Manuela Faggioni Sella, segretaria Flai Cgil del Trentino, molto impegnata nelle trattative tra Melinda e la Provincia: «In seguito alla grande gelata primaverile che ha compromesso il raccolto di mele, l’indotto Melinda si trova senza copertura per il mancato reddito. La Provincia ha stanziato 1.500.000 euro per chi rimarrà senza lavoro, perché in agricoltura non ci sono ammortizzatori sociali. L’anno prossimo si pensa a una copertura totale. Ma per quest’anno si dovrà fare di più».