ROVERETO - Furlini: "Troppi sindaci, 5 anni non bastano"

Così vicino, così lontano. Nel considerare Rovereto - del presente, del futuro - non si può fare a meno di pensare anche ai Comuni "di cintura". Mentre Trento ha inglobato tutti i paesi attorno, Rovereto no. E "così vicino, così lontano" è Volano, uno dei Comuni più grossi attorno a Rovereto.
"Trentino", 27 luglio 2017

 

 

Tremila abitanti, a vederlo da fuori, potrebbe apparire ai più un prolungamento della città, un sobborgo; eppure è sempre rimasto Comune indipendente, e anzi negli anni ha rafforzato i contatti e le relazioni a nord, con gli altri Comuni dell'Alta Vallagarina. I temi che ogni volta affronta Rovereto alla fine riguardano però non solo i suoi abitanti, ma anche quelli di Volano così come del resto della Vallagarina, e nella nostra riflessione sulla città abbiamo fatto tappa a Volano, dalla sindaca Alessandra Furlini. La prima cittadina di Volano peraltro conosce bene Rovereto, avendo lavorato in Comune dal 1999 fino ad un mese fa. «La centralità di Rovereto per l'esterno è innegabile - esordisce la sindaca Furlini - è polo attrattivo per tutto, scuole, lavoro, servizi, università. Noi stessi come Comune, ad esempio, abbiamo da anni una convenzione per le medie Orsi, in attesa della nuova scuola. Questo comporta una confluenza di persone su Rovereto, che ci sarà sempre, e che va gestita».

Il discorso così si sposta sulla viabilità, ci pare di capire. Sì, e non a caso questa è uno dei capitoli principali del protocollo di Rovereto con la Provincia. Come Comuni di cintura, una delle prime cose che abbiamo osservato è proprio il fatto che il documento, eccetto alcuni passaggi importanti, si è concentrato su Rovereto. Per questo abbiamo chiesto di attivare determinati provvedimenti (apertura della stazione di Calliano, autostrada gratis tra le due città, risoluzione di piazzale Orsi e del collegamento est-ovest di Rovereto, potenziamento del trasporto pubblico) prima di attuare la tangenziale ovest. Questa ha certamente un'utilità, come l'ha avuta la bretellina ai Fiori, ma non va dimenticato che pendolari, studenti, persone, confluiscono su Rovereto, mentre la tangenziale risolve solo il traffico di attraversamento. Inoltre considera solo una parte di Rovereto, e non affronta il nodo a Nord, di Sant'Ilario, che invece era prioritario per il sindaco Miorandi. Nel frattempo come comuni lagarini abbiamo deciso di destinare quasi metà del fondo strategico provinciale gestito dalla Comunità di valle (6,8 milioni di euro) per un progetto di ciclabilità di valle, da Avio a Besenello». Sono temi di cui si discute da anni. «Ed è dovuto ad un handicap di Rovereto. Io, come dipendente comunale, dal 1999 ho visto sei amministrazioni diverse. Lo constato come sindaca, adesso: per portare avanti certe cose, devi avere davanti almeno una prospettiva di dieci anni. Invece a causa di questi continui cambiamenti Rovereto non è riuscita a portare avanti progetti di lungo termine e di visione, non solo sulla viabilità: vedi Follone, ex Alpe e grandi temi che interessano anche territori circostanti. Le future amministrazioni dovrebbero impegnarsi a portare avanti comunque certe politiche».

Invece ci sembra che a Rovereto, a differenza ad esempio di Trento, permanga questa "litigiosità". «É senz'altro una città critica, dove i sindaci si muovono in territorio minato. Rovereto è difficile da gestire. Il sindaco Valduga sta cercando un approccio di dialogo con i cittadini, come dovrebbero fare tutte le amministrazioni. Eppure abbiamo sotto gli occhi le proteste per queste modifiche alla viabilità interne, nonostante si sia ribadito più volte che si tratta di sperimentazioni. I cittadini dovrebbero riappropriarsi della loro città, invece mi pare si stia fermi ad aspettare che l'amministrazione faccia qualcosa, per poi attaccarla».

E per il futuro, più o meno lontano? Si può pensare ad un Comune unico della Vallagarina? Forse risolverebbe certi problemi. «Siamo solo all'inizio di un percorso, avviato con le gestioni associate. E già la Comunità della Vallagarina gestisce per tutti dei servizi generali. Noi non siamo un Comune proprio piccolo, e nella nostra gestione associata, con Nomi, Calliano e Besenello, facciamo già 9 mila abitanti. Abbiamo temi e problematiche diverse da Rovereto. Diverso discorso riguarda invece Isera: lì con la gestione associata con Rovereto si è di fronte di fatto ad un assorbimento nella città».