Brugnara: «Sindaco e Questore usino il pugno di ferro per risolvere il problema della sicurezza a Trento»

«Sindaco e Questore devono usare il pugno di ferro, per risolvere il problema della sicurezza a Trento. Noto una certa debolezza. Ognuno, per la parte che gli compete, deve intervenire. Il problema è stato sottovalutato».
F. Quattromani, "Trentino", 14 luglio 2017

Non fa sconti a nessuno, il consigliere comunale del Pd Michele Brugnara. E così lunedì, nel giorno del l’ approvazione del Daspo, in consiglio comunale a Trento arriva anche un ordine del giorno firmato dai capigruppo di maggioranza e minoranza, che proprio al sindaco chiede di applicare, una volta per tutte, quanto approvato ormai sette mesi fa: «Sollecitiamo il sindaco affiché intervenga presso il Questore nell’applicazione dell’ articolo 13 della legge Minniti che prevede l’espulsione di chi è già stato condannato in appello per reati. Sollecitiamo il sindaco nell’applicazione delle misure contenute nella delibera di gennaio». Sono le ormai famose “ Azioni per la sicurezza e la vivibilità” rimaste sulla carta. «Il Daspo è una opportunità - prosegue deciso Brugnara - ma non è la soluzione. Servono misure di controllo di tipo mobile, non stanziali. Le forze dell’ordine non dovrebbero stare in macchina, ma fuori, per le strade. Capisco le difficoltà. Serviranno rinforzi».

Il consigliere, che pure loda l’impegno profuso da Questore e forze dell’ordine, appunta però la necessità di una presenza più massiccia per le vie, nelle piazze. Una presenza tangibile, umana, oltre alla vigilanza attraverso i mezzi. «Nell’ordine del giorno chiederemo quello che non è stato fatto: cani anti droga nelle ore serali, da Santa Maria a piazza Dante, sotto le finestre delle famiglie. Bisogna trovare la droga anche dove viene nascosta e togliere fatturato alla microcriminalità . Era il sindaco che, nell’ambito del Comitato della Sicurezza, doveva farsi carico della realizzazione di tutti questi provvedimenti». Cani anti droga, rincara il consigliere del Pd, nessuno li ha mai visti, tra Santa Maria e piazza Dante. «Mercoledì il sindaco aveva detto che l’unità cinofila della Guardia di Finanza era a pronta, quattro i cani addestrati. Quando si vedranno?» Nell’ordine del giorno di lunedì, i capigruppo di maggioranza e opposizione alzeranno la voce: « La gente deve vedere che i controlli, i presidi ci sono. Non si possono vedere le auto delle forze dell’ordine girare e poi, quando il turno finisce, vedere gli spacciatori uscire indisturbati e proseguire nelle proprie attività».

L’affondo riguarda anche le ordinanze. Ci sono, ma si deve controllare che vengano rispettate «in particolare la vendita di alcol da asporto attorno a Santa Maria. E’ operativa, non è operativa questa ordinanza? Non si sa». Dunque, a sette mesi dal documento per la sicurezza in centro storico, dei grandi interventi in programma per la sicurezza non si vede nulla. «Non devono esserci zone franche a Trento - chiude secco Brugnara - Di fatto però ci sono».