#TRENTO - GILMOZZI: «Viale dei Tigli, ex Lettere e periferie Ferite sanate, la città sarà più bella»

Il voto all’unanimità — una rarità a Palazzo Thun — incassato martedì sera sull’accordo per il Fondo strategico territoriale lo considera «simbolico», «una vittoria della politica in senso alto». Ma l’assessore comunale ai lavori pubblici Italo Gilmozzi è già pronto a guardare avanti. Con una sfida praticamente dietro l’angolo. Tutt’altro che semplice da gestire: a luglio, infatti, in Aula approderà l’assestamento di bilancio.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 18 maggio 2017

 

E se da Roma saranno già arrivati i finanziamenti per l’operazione «Santa Chiara open lab», a Palazzo Thun ci si dovrà confrontare sulla destinazione dei 12 milioni e mezzo che si libereranno. «La vera partita — ammette Gilmozzi — è questa. Mi auguro che si prosegua nella direzione della condivisione».

Assessore Gilmozzi, torniamo al voto di martedì. L’accordo sul Fondo strategico territoriale ha ottenuto un «sì» unanime. Mentre la variazione di bilancio è passata con 27 «sì». Soddisfatto?

«Certo, non potrei non esserlo. Ma voglio essere chiaro: non considero il voto unanime sulla delibera come una vittoria di una persona o di una parte politica. Si tratta di un passaggio positivo per l’intero consiglio, che ha un valore simbolico».

In che senso?

«Spesso il consiglio comunale di Trento viene criticato e attaccato. Si dice che l’Aula fa poco, che è litigiosa. Ecco, il voto di martedì è un battito d’ala del consiglio, una vittoria della politica in senso alto. E di questo va dato merito a tutti. Del resto, per cambiare dei pezzi di città serve una ampia condivisione».

Con il Fondo strategico territoriale si cambierà, in effetti, una parte di città.

«Sì, vedremo una città più bella».

Partiamo dagli interventi a Roncafort e Campotrentino.

«Si tratta di tre opere che riguardano le periferie, sulle quali ci stiamo impegnando molto. Tempi? Il 2017 sarà l’anno dei progetti: tra il 2018 e il 2019 contiamo di concludere tutti gli interventi».

Ex Lettere: il concorso di idee è stato un successo.

«E non è ancora finito. La voglia di partecipare in prima persona al ridisegno di questa zona, che è stata una ferita, è stata forte. Ora la vera scommessa non è tanto il progetto, quanto la decisione di cosa metterci».

Si parlava di funzioni culturali.

«Sì, sarà il centro pulsante della cultura della città».

Lì vicino prenderà forma il «Santa Chiara open lab».

«È evidente che si tratta di tasselli collegati. Penso all’ex mensa, al polo degli uffici, al parco. Un quadro che si è completato e che ha liberato risorse».

Ultimo intervento del Fondo: viale dei Tigli.

«Anche in questo caso siamo di fronte a una ferita che viene sanata. Certo, ci si aspettava un progetto più corposo. Ma partiamo con un intervento atteso, che permetterà anche alla circoscrizione di avere una biblioteca».

Variazione di bilancio: gli interventi riguardano soprattutto le circoscrizioni.

«Volevo ricordare un dato: nelle ultime due consiliature abbiamo effettuato lavori sulle strutture scolastiche di undici circoscrizioni su dodici. I tre fari che abbiamo seguito, per quanto riguarda i lavori pubblici, sono: strutture scolastiche, parchi e giardini e valorizzazione del patrimonio».

E ora? Quali sono le prossime sfide?

«Entro luglio dovremo approvare in Aula l’assestamento di bilancio, che sarà più o meno corposo a seconda della presenza o meno dei finanziamenti romani per “Santa Chiara open lab”. Il decreto è pronto: si tratterà di capire se i soldi arriveranno entro luglio. Altrimenti faremo una variazione a settembre. Ma la sfida riguarderà la destinazione dei 12,5 milioni che si libereranno».

Qualche idea c’è già.

«È vero. Ma è anche vero che programmare e realizzare opere pubbliche è complicato: non si fa dalla sera alla mattina. Tornando alle idee: si è parlato della piscina, che potrebbe prendere 3-4 milioni. E poi l’ampliamento del palazzetto. Ne abbiamo discusso con le società sportive e la Provincia: se non ci saranno intoppi potremo avere i 5.000 posti tra un paio d’anni. In vista del confronto in Aula su questa partita, mi auguro che si possa ripetere quanto è successo per il Fondo strategico: la condivisione è importante per dare risposte alla città».

 

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«Periferie, uso intelligente delle risorse». Circoscrizioni, il portavoce dei presidenti Stefani promuove l’operato di Gilmozzi, M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 19 maggio 2016

 

 Quando ha letto l’elenco delle opere inserite nell’ultima variazione di bilancio, approvata dal consiglio comunale nella tornata di questa settimana, Armando Stefani non ha nascosto la sua soddisfazione: gran parte degli interventi, infatti, riguardano le periferie cittadine. Come i lavori di costruzione della pista ciclabile e dell’area verde di Roncafort e Campotrentino, nell’ambito dell’accordo con la Provincia sul Fondo strategico territoriale (che, in Aula, ha strappato un voto favorevole all’unanimità). Ma anche come la sistemazione di maso Sizzo a Melta di Gardolo o la nuova mensa per la scuola primaria della Vela. O come il rifacimento del sistema fognario di San Donà, la costruzione del parcheggio a Villazzano e di un marciapiede a Meano. E, ancora, la sistemazione del campo da calcio di Sardagna. «In questi anni — ha spiegato lo stesso assessore comunale ai lavori pubblici Italo Gilmozzi (Corriere del Trentino di ieri) — abbiamo posto molta attenzione alle periferie».

«Siamo di fronte a un uso intelligente delle risorse» osserva il portavoce dei presidenti delle dodici circoscrizioni cittadine (nonché guida del quartiere dell’Argentario). Che ripercorre le tappe di un percorso — quello relativo alla costruzione delle ultime manovre di bilancio — improntato sempre di più all’austerità. «Inizialmente, anche quest’anno — ricorda Stefani — eravamo partiti con la conferma della prospettiva di un contenimento dei costi e quindi della necessità di ridurre al minimo gli interventi da sollecitare all’amministrazione». Ma negli ultimi mesi qualche spiraglio si è aperto. «In un secondo momento — prosegue il presidente della circoscrizione della collina est — abbiamo saputo della presenza di un piccolo tesoretto, che ha permesso di riattivare dei progetti che altrimenti sarebbero rimasti nel cassetto per molto tempo ancora». Quelli, di fatto, che poi sono stati inseriti nella variazione di bilancio.

«Mi pare — è la valutazione di Stefani — che l’assessore Gilmozzi in questo percorso ci abbia messo del suo. Ha mostrato di voler porre attenzione sulle periferie ed è riuscito, con i soldi messi a disposizione, a prendere in considerazione diverse richieste provenienti da più quartieri». Un modo di agire che il presidente dell’Argentario promuove in pieno. «Gilmozzi — osserva infatti — si è mosso bene, raccogliendo le richieste dei territori e utilizzando quindi le risorse in modo appropriato». Anche se qualche intervento è rimasto necessariamente «parcheggiato». «In questo percorso — ammette Stefani — ci sono anche storie inevase. Ma va ricordato che le risorse sono limitate».

Ora per le circoscrizioni è tempo di guardare avanti. E di iniziare a raccogliere le idee per elaborare, nel corso dell’estate, i documenti relativi alle priorità di bilancio da inviare all’amministrazione in vista della costruzione della prossima manovra finanziaria. E l’ottica, ovviamente, sarà quella maturata negli ultimi anni. «Per quanto riguarda i quartieri — conclude il portavoce dei presidenti — le richieste sono le stesse praticamente ogni anno. Si punta l’attenzione su tre o quattro interventi più significativi. Come, per quanto mi riguarda, il centro civico di San Donà, il centro sociale di Villamontagna e la caserma dei vigili del fuoco».

Intanto oggi il sindaco Alessandro Andreatta sarà a Sardagna, sesta tappa del suo viaggio tra i quartieri.