#Sicurezza, Andreatta soddisfatto del piano approvato: «Soprattutto perché frutto di dialogo con le opposizioni»

Sindaco Andreatta, l’altra sera avete varato in aula un pacchetto sicurezza articolato. La soddisfa, ritiene sia una buona risposta alle richieste della città? «Ci siamo mossi anche ascoltando quello che ci hanno detto i cittadini. Naturalmente molti aspetti erano già previsti da tempo e sono stati inseriti organicamente nel documento".
G. Tessari, "Trentino", 27 gennaio 2017

 

"Mi ha fatto piacere che il documento in questione sia il frutto di un lavoro bipartisan, di un accordo con il centrodestra: a riprova di una sintonia sul tema della vivibilità, della sicurezza che è condivisa da tutti. Degli emendamenti, francamente troppo vincolanti, non sono stati giudicati ammissibili, ma l’impianto generale è quello firmato da tutti i gruppi».

Una richiesta che le è stata fatta con più insistenza è quella di vivacizzare alcune zone e piazze della città. «Su questo c’è l’impegno preciso dell’assessore alle attività economiche Stanchina. Molte iniziative, in questo anno e mezzo, le ha attivate: altre idee, sappiamo, non mancano. Si è occupato molto, per esempio, di piazza Santa Maria ed ha portato esperienze nuove in piazza Fiera. Eventi, voglio dire, ne facciamo ma abbiamo capito di doverne fare di più. Anche l’altra sera, nell’incontro con i 14 commercianti, ci è stata fatta questa richiesta: recuperare spazi cittadini. E sulle piazze ci sono altre richieste: c’è chi vorrebbe animassimo piazza Vittoria, anche piazza Lodron. Potremo dare spazio ad eventi non necessariamente prodotti da noi, ma magari coordinati dal Comune».

Coordinamento ed intensificazione della presenza delle forze dell’Ordine. Tema in agenda. «A breve incontrerò il questore D’Ambrosio per riferirgli del documento discusso ed approvato in Comune. Si è votato un ordine del giorno che ci impegni a chiedere, di tanto in tanto, dei rinforzi della Polizia di Stato per situazioni specifiche. E ci sono tre situazioni particolari, tipiche dell’ordine pubblico».

Ce le ricorda, sindaco? «La lotta, il contrasto allo spaccio di stupefacenti. Secondo la lotta a fenomeni legati agli scippi e qui parliamo di città esterna. Terzo, il contrasto allo sfruttamento della prostituzione. L’invito che l’aula ha fatto al sindaco è quello di rivolgermi al Questore per fargli richiedere anche l’invio di reparti mobili da altre città. E ci vedremo presto».

Lei ha invece controllo diretto della Polizia urbana. «Il nuovo nucleo anti degrado è già in attività. Si tratta di unità per ora affiancati da altri operatori esperti. Nella prima settimana di febbraio si muoveranno in autonomia. Ma sono già operativi».

Una parte importante della sicurezza cittadina, lo dimostrano anche recentissimi arresti della Squadra mobile, è garantita grazie alla presenza di telecamere di sorveglianza. Una rete che potenzierete. «Non c’è dubbio e, a voce, ho risposto all’emendamento della Lega che ci vincolava in modo eccessivo sulle caratteristiche delle telecamere.Ho confermato che la loro presenza sarà aumentata.

In alta definizione? Diciamo che siamo pronti a mettere in campo le contromisure tecnologiche che consentano di individuare e, possibilmente identificare, chi commette dei reati. Sul loro posizionamento siamo pronti a confrontarci e, se il caso, anche a rispondere a delle domande specifiche. Mi spiego: non ci vuole troppo a spostare o installare una telecamera se si dovesse evidenziare la necessità. Se ne parla anche qui, con il questore, e se dovesse servire la si installa».

 

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Novità per le scadenze dell’attività diTrento Fiere nella attuale sede dell’ex Cte. Come è noto la struttura diventerà la nuova mensa universitaria: ecco allora che in prima battuta, da novembre, rimarrà a disposizione della Fiere un solo piano, visto che in quello interrato inizieranno i lavori per realizzare appunto la mensa. L’ex Cte dovrà essere lasciato libero poco dopo e in Comune si pensa di fare funzionare la struttura nuova per fiere e spettacoli all’ex Italcementi a partire dal giugno 2018, una volta pronta la passerella sull’Adige.TRENTO Il Grande Fratello in città avrà presto una vista più acuta. Anche in Hd, in alta definizione, in alcune zone scelte per la loro delicatezza: saranno in grado cioè di leggere con precisione i volti delle persone e di individuare chi dovesse commettere dei reati.

Il consiglio comunale l'altra sera ha votato un pacchetto sicurezza che comprende tra le altre cose un miglioramento di una parte delle telecamere che da luglio vigileranno sulla Ztl. Se l’ emendamento specifico al documento presentato dalla Lega Nord non ha incassato il via libera (per una definizione giudicata troppo vincolante delle caratteristiche tecniche delle riprese) il sindaco Alessandro Andreatta conferma, nell’intervista di questa pagina, che è già previsto da tempo di dare uno spazio sempre maggiore alla telecamere: è vero infatti che la domanda di sicurezza ha ormai fatto passare in secondo piano il tema della privacy. Quindi le 72 telecamere, quattro per ognuno dei 18 varchi della Ztl, avranno tra loro una certa quota di apparecchi ad Hd. Quante e dove saranno sistemate sarà il frutto di un ragionamento da fare nelle prossime settimane. Si tenga conto che la società brianzola Kria fornirà al Comune telecamere e software per la Ztl in cambio di 900 mila euro. La modifica del progetto, con l’eventuale introduzione di telecamere ad alta definizione, non dovrebbe insomma stravolgere la spesa dell’ente pubblico.

Riassumendo: il piano sicurezza di Palazzo Thun prevede di vivacizzare con l’introduzione di attività economiche (tipo chioschi e casette del mercatino) piazze e parchi, sottraendoli al degrado e alla cattive frequentazioni che vanno a braccetto con il lasciare vuoti angoli di città. Di pari passo si lavorerà per intensificare la presenza di forze dell’ordine dello Stato (che dipendono dal Questore) e della polizia municipale, gestita direttamente a livello comunale: e qui vi è la novità del corpo antidegrado, già in strada, appositamente addestrato per contrastare fenomeni di microcriminalità.

Bocciata l’idea di recintare piazza Dante, tema che ha fatto discutere l’aula di palazzo Thun ma alla fine giudicata dalla maggioranza non rispondente ad un vero contrasto dello spaccio e/o della microcriminalità: «Chi impedirebbe ad uno di loro di spostarsi sotto alla tettoia della Regione, che avrebbe anche il vantaggio di proteggere da eventuali intemperie, per continuare i loro traffici?» commentava l’altra sera, a margine della seduta, un consigliere comunale di lungo corso. Ed ecco allora che il contrasto si avrà grazie ad una città più vissuta e vivibile, grazie all’allargamento di un certo tipo di commercio. Alla presenza più capillare, con turni serali più ampi, delle forze dell’ordine. E con un controllo video sempre più serrato e preciso della rete di telecamere. La città chiede più sicurezza e le risposte arriveranno.