#TRENTO - Il nuovo Prg: 3 anni, niente «sogni»

Una seduta del consiglio comunale, entro la fine del mese o l’inizio di dicembre, per approvare gli indirizzi politici e di contenuto della pianificazione. Da quella data in poi, il via all’attività del gruppo di lavoro di 15 persone divise equamente tra tecnici comunali, accademici e professionisti degli Ordini.
S.Voltolini, "Corriere del Trentino", 4 novembre 2016

 

Con una tempistica precisa: l’elaborazione dei contenuti nel 2017, seguita dalla prima adozione entro luglio 2018 e la seconda, quella finale, entro lo stesso mese del 2019. Questa la tabella di marcia per il nuovo piano regolatore di Trento spiegata dal sindaco Alessandro Andreatta alla sua maggioranza. La scaletta è stata condivisa dagli alleati.

Incassata la prima vittoria dopo il rimpasto con il sì alla delibera sul personale, il primo cittadino ha concentrato l’attenzione sull’obiettivo di programma più importante del suo secondo mandato. La revisione del Prg occuperà tutta la parte restante della consiliatura. L’intento è approvarlo prima delle elezioni fissate nella primavera 2020.

«Ho incontrato le categorie, architetti, ingegneri, geologi, agronomi e altri» ha detto ai presenti (una quindicina) nella sala stampa di Palazzo Geremia. Tra le persone viste, ha aggiunto, anche il rettore Paolo Collini. L’università, già centrale nel profilo urbanistico della città, diventa cruciale per la pianificazione. L’ateneo, nelle sue risorse umane e discipline, viene coinvolto nella disposizione dei contenuti del Prg.

Andreatta ha in mente una squadra di 12-15 persone, divisa equamente in docenti universitari (di materie tecniche e umanistiche, quindi si pensa a ingegneria civile, ambientale e sociologia), professionisti in rappresentanza degli Ordini, senza dimenticare i tecnici comunali. Il responsabile per Palazzo Thun è l’architetto e dirigente Giuliano Stelzer. Mosè Ricci, docente di composizione architettonica a Mesiano, è invece indicato come coordinatore della squadra. Il sindaco lo ha citato più volte nella riunione. Il gruppo dovrebbe essere predisposto entro fine mese.

Ai componenti spetterà il compito di tradurre sul piano tecnico gli indirizzi politici, contenuti in un documento di 20-30 pagine. Per discuterlo e approvarlo si valuta una seduta apposita del consiglio comunale, nella quale si intende valorizzare il contributo delle minoranze. «Sarà un piano snello, attuabile, senza progetti destinati a rimanere sulla carta» hanno condiviso Andreatta e i consiglieri. Niente «sogni» come quelli indicati nel piano di Busquets (2001), dall’interramento della ferrovia alla Porta nord. Da non dimenticare il capitolo finanziario. Sarà necessario ripristinare la dotazione iniziale di risorse (circa 300.000 euro per il Prg) che poi è calata della metà.

Dai presenti sono arrivati interventi di approvazione. Ad esempio dal capogruppo pd Vanni Scalfi e da Michele Brugnara. Paolo Biasioli, assessore all’urbanistica, ha suggerito una scrittura chiara e semplice delle norme del Prg, per evitare conflitti di interpretazione. Richiesta accolta.

 

«Barchesse, un progetto per giovani e cultura». Andreatta: «Riqualificazione coerente con l’area». Via Madruzzo, da lunedì parte il cantiere, E. Ferro, "Corriere del Trentino", 4 novembre 2016

 

TRENTO Interventi dall’importo contenuto, ma fortemente voluti dalle comunità di riferimento: da Villazzano a Ravina, la giunta comunale ha dato il via libera a quattro progetti che interesseranno nei prossimi mesi sobborghi e quartieri. I primi a partire, lunedì, saranno i lavori di riqualificazione di via Madruzzo per il ripristino dell’asse viario storico che dai Tre portoni in via Santa Croce raggiunge palazzo delle Albere.

L’intervento costa 510.000 euro e prevede quattro ambiti di azione: nel periodo compreso fra lunedì e le feste natalizie si segnerà l’imboccatura di via Madruzzo con alberature, marciapiedi e pavimentazione in pietra in corrispondenza dell’incrocio fra via Giusti e via Rosmini e della fermata dell’autobus. Nel tratto di strada sarà in vigore da lunedì il divieto di transito e quello di sosta e fermata tra vicolo al Nuoto (dove sarà invertito il senso di marcia) e l’incrocio di via Giusti. All’inizio dell’anno prossimo, temperature permettendo, si proseguirà con la sistemazione del tratto di viale tra gli ingressi al cimitero e l’attuale stanga di chiusura. «Dopo l’apertura del sottopasso alla ferrovia, il percorso storico è diventato il collegamento pedonale preferenziale tra la città e l’area delle Albere con il Muse, anche per molti turisti» sottolinea Alessandro Andreatta.

Pronto, ma al palo, il progetto preliminare per le Barchesse, i due edifici storici, in disuso, a lato del percorso: «Siamo fermi per valutare — chiosa il sindaco — e fare una scelta coerente con la funzione trainante di quella parte di quartiere. Un’area culturale, giovanile, universitaria».

Ed è stata proprio la consulta dei giovani a proporre all’amministrazione il nuovo tratto di pista ciclabile sul ponte di Ravina, per una lunghezza di circa 250 metri lungo la riva destra dell’Adige: l’importo è di 150.000 euro. La stessa cifra è stata stanziata per eliminare le barriere architettoniche all’ex oratorio di Villazzano, che nel sottotetto ospita gli ambulatori medici e presto il teatro; 117.000 euro, infine, serviranno per rifare l’impianto di illuminazione della scuola materna San Antonio in via Adamello, nella Bolghera.