#TRENTO - «Subito un cambio di rotta, serve coraggio»

Il chiarimento sarà soprattutto politico: dopo l’ultimo «scivolone» in aula sulla delibera del personale, il sindaco Alessandro Andreatta dovrà verificare, con i rappresentanti delle forze politiche del centrosinistra autonomista cittadino, lo «stato di salute» della sua maggioranza. E capire come intervenire per superare — questa volta definitivamente — i mal di pancia sfociati più di una volta in pugnalate alla schiena al momento del voto (segreto).
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 1 luglio 2016

 

Ma a un anno dalle elezioni, il vertice in agenda lunedì sera servirà anche per tracciare un primo bilancio sugli obiettivi raggiunti e quelli che ancora rimangono sulla carta. Con alcuni nodi particolarmente spinosi: oltre al nuovo Piano regolatore generale, sul cui percorso in molti chiedono un’accelerazione, sul tavolo i partiti metteranno anche il tema della burocrazia, delle circoscrizioni, del polo espositivo e del decoro urbano.

«La situazione — ammette Paolo Serra, capogruppo Pd — è effettivamente ingarbugliata». Ma non disperata. «Dobbiamo andare avanti con la consiliatura — prosegue Serra — cercando di capire come uscire da questa situazione. Abbiamo vinto le elezioni, la squadra è questa, il sindaco ha legittimamente fatto le sue scelte. Questi sono i dati di fatto». Poi ci sono le possibili direzioni da prendere. «Il sindaco — osserva il capogruppo — deve essere sicuro della lealtà delle forze politiche della sua coalizione. E deve rispondere con il cambio di rotta invocato da molti, rompendo gli schemi e osando un po’ di più. Ma deve anche cercare di coinvolgere le persone che hanno mostrato malumori». I modi sono diversi: dal rimpasto di giunta all’assegnazione di deleghe, fino alla riorganizzazione delle presidenze di commissione. «Gli strumenti — avverte Serra — ci sono». A una condizione: «Dall’altra parte, non si accettano ricatti da nessuno». Da affrontare nei prossimi mesi, ricorda Serra, ci sono del resto partite delicatissime. «Il Prg — dice l’esponente dem — va preso in mano subito». Ma il Comune deve accelerare anche sulla burocrazia, precisa il capogruppo. E sull’annosa questione delle circoscrizioni.

Parla di «cambio di marcia» anche Alberto Pattini. «Da tempo — sottolinea il capogruppo del Patt — chiediamo più velocità nelle procedure di edilizia privata e un intervento in materia di decoro urbano e sicurezza». C’è poi il nodo del polo espositivo: «La risposta sull’Italcementi che avevamo chiesto nella discussione sul piano commerciale non è mai arrivata. Porremo la questione durante il vertice di lunedì. Le promesse vanno rispettate: se non riusciamo a dare delle risposte alla cittadinanza, cosa ci facciamo in Comune?». E sul Prg Pattini aggiunge: «Sappiamo quali sono i tempi di un Piano regolatore. Eppure siamo ancora qui in attesa dell’avvio della procedura». Il capogruppo autonomista allontana le voci di possibili richieste di «poltrone» (deleghe o assessorati) da parte di esponenti del suo partito. E chiarisce: «Ai cittadini non interessano le persone, i nomi. Queste sono cose da prima repubblica. Alla gente interessa che si governi bene. Al sindaco quindi dico: serve il coraggio delle idee».

Spera in un confronto «che vada oltre le solite beghe», infine, Massimo Ducati. «Mi auguro — spiega il capogruppo del Cantiere civico democratico — che, indipendentemente dai problemi di questo primo anno di consiliatura, lunedì si colga l’occasione per fare una riflessione profonda, a 360 gradi, che comprenda tutto ciò che sta accadendo in un mondo in continua trasformazione». Un passaggio che, secondo Ducati, non dovrà essere considerato un appuntamento sporadico. «Gli incontri di maggioranza, per essere efficaci — è il monito — devono essere convocati con una maggiore frequenza». Ed essere più costruttivi. «Una volta — conclude il capogruppo — c’era più senso di responsabilità. Oggi ci si limita a criticare. Ecco, io vorrei vedere meno critiche e più proposte».