Italo Gilmozzi: «Troppi litigi, ora è il tempo di progetti»

Basta litigi: le energie spendiamole per fare progetti per il Trentino. E farci valere nella coalizione, dove siamo partito di maggioranza relativa. Seguendo questa linea, si sono presentate ieri a Rovereto le liste a sostegno di Italo Gilmozzi, candidato segretario del Partito Democratico del Trentino alle primarie del 29 maggio.
"Trentino", 15 maggio 2016

 

Si candidano nelle liste a suo favore gran parte dei big locali del partito (Olivi, Borgonovo Re, Sara Ferrari, Luca Zeni, Mattia Civico). Ieri alla sua presentazione c'erano gli ex assessori roveretani Luisa Filippi, Fabrizio Gerola, Giulia Robol, il consigliere comunale Carlo Fait. E poi, da altre parti del Trentino, il sindaco di Riva Adalberto Mosaner e il primo cittadino più giovane della provincia, Giacomo Pasquazzo. E poi il giovane Kristofor Ceko, Giancarlo Gallerani delle Giudicarie. «Il problema del Pd è che ha continuato a spendere energie in litigi interni anziché in proposte per la comunità - dice Gilmozzi - questa è l'ultima occasione per il Pd». Basi per la lista sono il sostegno a Renzi, il radicamento sul territorio, la costruzione di un programma per le elezioni provinciali che derivi dal confronto col territorio, fatto da un partito più popolare, che partecipa anche alle sagre. Gilmozzi ha scelto di partire da Rovereto perché è qui che si è consumata la sconfitta più bruciante del partito alle ultime amministrative.

«A Rovereto serve un partito unito, c'è bisogno di un partito protagonista anche qui». In lista anche Elisa Filippi, della segreteria nazionale e renziana: «Siamo in sintonia col processo di riforme a livello nazionale; il Pd fa parte di questo processo, non è solo locale ma ha uno sguardo più ampio, che guarda al Brennero, alla mobilità». «Dobbiamo smettere di andare al traino - conclude Olivi - dobbiamo mettere da parte una certa cultura minoritaria. Senza di noi la coalizione di centrosinistra finisce per avere confini opachi».