Parte la corsa per la guida del Pd

Questa volta perlomeno ci sarà la certezza che il più votato diventerà segretario rendendo governabile il Partito Democratico del Trentino. Sono due infatti i candidati alla guida del partito, Elisabetta Bozzarelli e Italo Gilmozzi, e non si potrà più verificare il semi ribaltone del 2014, quando la più votata alle primarie, Elisa Filippi, fu messa in minoranza dall'accordo tra gli altri due concorrenti, Giulia Robol, poi eletta alla segreteria, e Vanni Scalfi, che divenne il suo vice e impose Lucia Fronza Crepaz alla presidenza.
F. Gottardi, "L'Adige", 29 aprile 2016


Gilmozzi, 57 anni, laureato in scienze agrarie e direttore dell'Anare, l'associazione degli allevatori delle vacche di razza Rendena, è dal 2009 assessore comunale ai lavori pubblici a Trento. Per un breve periodo, proprio in vista dell'ultimo congresso, aveva fatto il segretario di garanzia per pacificare un partito squarciato dalle lotte intestine. È uomo di mediazione e anche questa volta si è proposto come la persona in grado di mettere assieme le correnti e cercare di far remare tutto il Pd nella stessa direzione, riuscendo nell'impresa di far dialogare personalità politicamente distanti come il vice presidente Alessandro Olivi e la ex assessora Donata Borgonovo Re . Al motto «basta litigare» lo hanno lanciato in un'affollata riunione il 2 aprile scorso; e nelle foto di gruppo compaiono anche i visi del senatore Giorgio Tonini e del deputato Michele Nicoletti , altri due che nel partito raramente si erano ritrovati dalla stessa parte. E pure quelli della segretaria uscente Giulia Robol e della sua avversaria Elisa Filippi . Con lui ci sono anche i sindaci di Riva e Arco, Adalberto Mosaner e Alessandro Betta .
Dalla sua parte troviamo anche l'assessore provinciale Sara Ferrari e i consiglieri Lucia Maestri e Mattia Civico . L'assessore Luca Zeni ha una posizione un po' più defilata ed è amico anche di Bozzarelli, anche se era presente a Roma all'incontro con cui i vertici del partito nazionale, c'erano il vice segretario Lorenzo Guerini e il responsabile dell'organizzazione Luca Lotti, «battezzarono» la candidatura Gilmozzi. Quanto al sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, lo conosce da quando, vicini di casa, giocavano in cortile coi calzoni corti ma formalmente non ha voluto prendere posizione, visto che anche la sfidante fa parte della maggioranza che lo sostiene a palazzo Thun.
Con sponsor di questa portata Gilmozzi parte obiettivamente avvantaggiato anche se bisogna ricordare come il voto delle primarie sia un voto aperto in cui sarà importante nelle prossime settimane dare un'immagine positiva di se stessi e delle proprie idee agli elettori Pd. L'assessore comunale nelle prime uscite pubbliche ha voluto sganciarsi dall'idea di essere uomo di establishment parlando di un partito più popolare e in contatto con la base e i suoi umori, anche se fortemente legato a Roma e all'opera di rinnovamento portata avanti da Renzi. L'impressione è che in città il partito sia in buona parte dalla sua, tanto che la maggior parte dei presidenti degli undici circoli ha votato per lui nonostante la sua avversaria sia la coordinatrice cittadina del partito. E per lui si sono espressi anche cinque dei sei presidenti di circoscrizione targati Pd.
La strada per Bozzarelli appare in salita, ma la giovane consigliera comunale, 29 anni, non si dà certo per sconfitta ed è pronta a combattere fino alla fine. Laureata in Sociologia è da otto anni direttrice dell'Acav, ong che promuove lo sviluppo in Africa. È consigliera comunale a Trento dal 2013 e coordinatrice cittadina dall'anno successivo. La sua candidatura alla segreteria provinciale nasce dall'iniziativa di un gruppo di giovani che nei mesi scorsi ha iniziato a battere i circoli cercando di lanciare un messaggio di rilancio e maggior coinvolgimento della base nelle scelte politiche. La sua non è però una candidatura generazionale; con lei si schierano il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti , l'assessore regionale Violetta Plotegher , il capogruppo in consiglio provinciale Alessio Manica . C'è un ex consigliere provinciale come Aldo Marzari e la ex presidente Lucia Fronza Crepaz , con tutto il peso del Movimento dei Focolari a cui anche Bozzarelli aderisce. Anche l'ex parlamentare socialista Mario Raffaelli è pronto a sostenerla e può contare naturalmente sull'amica di sempre, la campionessa di tuffi Francesca Dallapè. Eppoi un ex segretario provinciale del Pd: Maurizio Agostini. Con Bozzarelli si schiereranno ovviamente i giovani che avevano iniziato assieme il percorso di avvicinamento ai circoli di periferia, in particolare il vice sindaco di Lavis, Luca Paolazzi.
Quanto ai circoli bisognerà vedere se il suo messaggio ha attecchito in periferia. Sicuramente a Rovereto potrà raccogliere bene grazie all'appoggio di Roberto Pinter, Fabiano Lorandi e dell'ex sindaco Andrea Miorandi.
Il resto lo faranno i confronti in programma nelle prossime settimane nei sei collegi in cui è diviso il Trentino pidino. A partire da quello di lunedì 2 maggio, alle 20 alla sala conferenze del Centro S.Chiara.