Aperti i lavori del XII DREIER LANDTAG, gli interventi introduttivi dei presidenti e la mozione sui profughi

TRENTO. Gli interventi introduttivi dei presidenti delle assemblee legislative della Provincia autonoma di Trento, della Dieta del Landt Tirolo e della Provincia autonoma di Bolzano, Bruno Dorigatti, Herwig van Staa e Thomas Widmann, seguiti dal saluto dei governatori degli stessi territori, Ugo Rossi, Günther Platter e Arno Kompatscher, hanno aperto nel pomeriggio in Sala Depero, a Trento, la dodicesima seduta congiunta del Dreier Landtag.
Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, 21 aprile 2016

 

Il Dreier Landtag proseguirà questa sera e tutta la giornata di domani per esaminare una trentina di mozioni dedicate alla collaborazione transfrontaliera e ad iniziative comuni ai territori dell’Euregio Tirolo.

DORIGATTI: SERVE UN TAVOLO TRILATERALE PER RIDEFINIRE LE NOSTRE FUNZIONI E LAVORARE CON IL GECT.

 

I 25 anni della nostra collaborazione, a 70 dal patto Degasperi-Gruber.

 

Aprendo i lavori dell’assemblea congiunta, il presidente Dorigatti ha ricordato che l'incontro si svolge nel venticinquesimo anniversario del Dreier Lantag, “innovativa esperienza politica transfrontaliera”, in una sede particolarmente significativa come la Sala Depero. Sala che, ha spiegato il presidente, con il linguaggio artistico di Fortunato Depero custodisce “sia la memoria dei primi passi della democrazia territoriale uscita dal dramma della guerra, sia quella del percorso dell'autonomia speciale del Trentino e dell'Alto Adige – Südtirol”. “Un’autonomia – ha proseguito Dorigatti– che trova il suo fondamento giuridico nella stagione del ritrovato dialogo fra Italia ed Austria e che culmina nel Patto Degasperi-Gruber, del quale proprio quest'anno cade il settantesimo anniversario”.

 

La politica può rendere i confini muri o “sottili fili di seta”.

 

 

Il presidente del Consiglio trentino ha subito richiamato la questione dei confini, sottolineando che sono le scelte politiche a farne “muraglie invalicabili, invece che sottili fili di seta.  Soprattutto – ha aggiunto – quando le legittime posizioni dei singoli Stati si trovano a cozzare contro il silenzio dell'Unione europea, e quando i toni si alzano in un crescendo preoccupante”. I saldi legami che nonostante tutto questo le Assemblee legislative del Tirolo del nord e del sud e del Trentino hanno saputo assicurare dimostrando come il dialogo e la volontà di cooperare possano rivelarsi più forti di ogni pregiudizio, consentono per Dorigatti di ribadire il valore del Trattato di Schengen, “consapevoli che muri, barriere e divieti spingono indietro quell’orologio della storia”.

 

Il Dreier Landtag dovrà cambiare e focalizzarsi sull’agire del GECT.

 

Secondo il presidente del Consiglio trentino, “è giunto il momento per riflettere sui nuovi compiti dell'Assemblea congiunta del Dreier Landtag, che dovrà maggiormente sostanziarsi nella funzione legislativa, affidando compiti più tipici dei poteri esecutivi al Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale. Solo così – ha proseguito Dorigatti – l'area euroregionale potrà farsi ulteriore laboratorio di una condivisa programmazione per aprire a nuovo sviluppo i nostri territori”. Naturalmente – ha precisato – non si tratta di cedere quote di sovranità, bensì di investire su innovazione e progettualità sinergiche su versanti come la salute, la mobilità, la formazione universitaria, la cultura e altri. “Quello a cui dobbiamo tendere – ha affermato il presidente – è la progressiva edificazione di un soggetto istituzionale e politico posto a scavalco delle Alpi ed in grado di farsi laboratorio sperimentale. Un laboratorio dove, nel rispetto delle autonomie dei tre territori e delle sfere d’azione dei singoli Stati, le decisioni prese devono avere rapida operatività e dove il dibattito si focalizzi sull’agire del GECT, anziché sul ripetitivo meccanismo delle mozioni e del loro esame. Per fare questo – ha concluso – si può anche immaginare la costituzione di un “tavolo trilaterale”, al quale affidare il compito di ridefinire ed ammodernare le funzioni di questo nostro appuntamento con la politica e la democrazia alpina”. Infine Dorigatti ha accennato al processo di riscrittura dello Statuto di autonomia della Regione che è stato appena avviato nelle due Province. Nuovo Statuto nel quale a suo avviso andrebbero evidenziati “la forza e l'importanza del percorso euroregionalistico, anche quale chiave di lettura delle autonomie speciali per i prossimi anni e quale segnale d'avanguardia e di modernità nel più vasto scenario comunitario”.

 

 

VAN STAA: DALL'ARGE AL AL GECT, FINO ALL'EUREGIO

 

Il presidente della Dieta del Land Tirolo Herwin van Staa ha espresso soddisfazione per la presenza attiva dei presidenti degli esecutivi dei tre territori, che dimostra l'importanza del Dreier Landtag. La partecipazione loro e di altre autorità territoriali smentisce anche chi sui media considera non rilevanti queste sedute congiunte. Van Staa ha ricapitolato la storia dei rapporti fra i territori del Dreier Lantag, iniziata nel 1971 dall'incontro tra i consiglieri del Tirolo e dell'Alto Adige, cui poi si è aggiunto il Trentino. Secondo il presidente di Innsbruck decisivo è stata la fondazione dell'Arge Alp, senza la quale non sarebbe stato possibile dar vita al Dreier Landtag. Il presidente del Consiglio del Land Tirolo ha ricordato anche la partecipazione del Vorarlberg con il ruolo di osservatore. Successivamente si è costituito il GECT, gruppo europeo che ha permesso di istituire l'Euregio Trentino tirolese, sviluppatasi rapidamente negli ultimi anni grazie alla collaborazione dei presidenti dei tre territori dell'area. Per le assemblee legislative è stato importante anche adottare nel dicembre scorso una delibera grazie alla quale la strategia macroregionale per l'area alpina ha assunto maggior peso. I presidenti trentino, tirolese e di Bolzano hanno spinto molto per il riconoscimento dell'Euregio. Proseguendo in questo viaggio nella memoria, van Staa ha detto di conoscere Fortunato Depero, l'artista cui è intitolata questa sala in cui il presidente Helmut Kohl ha ricevuto il premio Degasperi. E ha concluso affermando che i suoi legami di amicizia con Romano Prodi non sono stati certo uno svantaggio per l'avvento e la crescita dell'Euregio.

 

 

WIDMANN: LA SOLUZIONE AL PROBLEMA DEI RICHIDENTI ASILO VA TROVATA A LIVELLO EUROPEO.

 

Il presidente del Consiglio della Provincia di Bolzano Thomas Widmann ha evidenziato l'importanza di questo incontro per gli argomenti da affrontare oggi e domani. Un argomento particolarmente complesso è la politica da adottare nei nostri territori nei confronti dei richiedenti asilo. A suo tempo l'apertura del confine del Brennero è stata per l'Alto Adige un momento di crescita importantissimo per la libera circolazione in Europa. La soluzione del problema di oggi può essere per Widmann solo europea. La Germania a suo avviso è forse l'unico paese che ha creduto ad una soluzione europea cercando un accordo con la Turchia. Si tratta ora, a suo avviso, di sostenere i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. E ha ricordato che l'anno scorso la Repubblica austriaca ha accolto ben 90.000 profughi. “Noi – ha concluso Widmann – continuiamo a sperare che non si giunga ad una chiusura del confine del Brennero. I nostri territori sono estremamente interessati a una soluzione europea e a questo obiettivo lavoreranno in queste due giornate”.

 

 

HARALD SONDEREGGER: SIAMO INTERESSATI AL TEMA DEI PROFUGHI.

 

Ha preso poi la parola Harald Sonderegger, presidente della Dieta del Vorarlberg, regione austriaca che da anni partecipa al Dreier Landtag con il ruolo di osservatore. “I temi in discussione in questa seduta congiunta delle assemblee legislative risultano per noi di grande interesse”, ha detto Sondereggen riferendosi soprattutto alle mozioni dedicate alla questione del confine del Brennero e alla gestione dei flussi dei migranti. “Abbiamo accolto anche noi – ha ricordato – migliaia di profughi ai quali stiamo cercando di offrire possibilità di integrazioni. In tema di profughi la nostra regione riesce a rispettare la quota massima fissata dall'Austria, ma stiamo raggiungendo ormai la soglia limite. Si profilano quindi problemi che dovremo affrontare insieme. Sono curioso di vedere come procederanno al riguardo i lavori di questo Dreier Landtag. Incontri del genere – ha concluso – devono essere sfruttati anche per discutere di altri argomenti”.

 

Dopo l'intermezzo musicale offerto ai partecipanti dal coro della Sat che ha eseguito alcuni brani “classici” della tradizione trentina (Ride la luna ciara sora Castel Toblin, La dosolina, Vien Moretina, La Montanara), la sequenza dei saluti introduttivi si è conclusa con gli interventi dei tre “governatori” del Trentino, del Tirolo e della Provincia di Bolzano: Ugo Rossi, Guenther Platter e Arno Kompatscher.

 

 

ROSSI: L'EUREGIO DIMOSTRA CHE IL SIGNO DELL'EUROPA UNITA E' VIVO OLTRE OGNI EMERGENZA.

 

Il presidente della Giunta provinciale di Trento Ugo Rossi ha esordito con l'augurio che queste due giornate portino stimoli al GECT perché quest'organismo porti avanti le attività prefigurate qui. “La strada percorsa dal Dreier Landtag è stata molta – ha osservato Rossi – ma questo momento è particolarissimo: l'Euregio è partita quando l'Europa ha depotenziato i propri confini interni aprendo alla collaborazione in molti campi, dal commercio, ai trasporti, al turismo, fino all'attuale progetto di tunnel del Brennero. Il confine del Brennero è oggi tornato ad essere un luogo di tensione per i flussi di profughi spinti a fuggire dalle guerre, dagli squilibri economici mondiali e dall'attrazione che l'Europa continua ad esercitare. Il concetto fondamentale per Rossi è che “l'Euregio dimostra che il sogno dell'Europa unita è sempre vivo oltre ogni emergenza e crisi, compresa la crisi umanitaria attuale”. A cavallo delle Alpi – ha concluso Rossi – abbiamo costruito un progetto europeo di collaborazione il cui obiettivo è lavorare perché soprattutto i giovani possano cogliere le opportunità che l'Euregio mette loro a disposizione. In tutti i campi, a partire dal lavoro, ma senza dimenticare la solidarietà, dimostrata anche dal nostro intervento congiunto in Africa. Cogliamo l'occasione di questo incontro per trovare quel che ci unisce e lasciar perdere quel che ci divide”.

 

 

PLATTER: BASTA CON LA RETORICA BELLICA SUL BRENNERO. INTERVERREMO SUL CONFINE SOLLO SE L'ITALIA E L'EUROPA NON FARANNO NULLA.

 

Il presidente del Land Tirolo ha ricordato che in questi 25 anni il Dreier Landtag ha raggiunto buoni risultati. E che oggi la grande sfida consiste nel flusso dei profughi in atto. Proprio in temi come questo, allora, per Platter è quanto mai necessario che l'Euregio non si divida, anche se vi sono posizione diverse. Occorrono proposte e soluzioni congiunte, “ma sicuramente – ha detto proseguito il presidente tirolese – abbiamo un'enorme responsabilità: ricordare all'Ue qual è il suo compito”. Inoltre “occorre che l'Italia renda sicuri i propri confini, perché probabilmente ci troveremo di fronte all'arrivo di tanti altri profughi. Ultimamente ne sono già arrivati 3.000”. “Per questo – ha aggiunto Platter – più l'Italia farà i suoi compiti in casa prevedendo centri di registrazione, e meno dovremo intervenire sul Brennero. Se non si farà nulla neanche a livello europeo, saremo costretti ad andare in questa direzione”. Il presidente di Innsbruck ha esortato tuttavia a “rinunciare alla retorica bellica: non stiamo chiudendo confini – ha sottolineato – perché non siamo in guerra. Quelli austriaci saranno semmai controlli temporanei per garantire la sicurezza”. “Ci troviamo comunque di fronte ad un compito difficilissimo e per questo è necessario che il Dreier Landtag eserciti una forte pressione sull'Ue, in modo da evitare che al Brennero la situazione diventi caotica”.

Un altro grosso problema per Platter è costituto dal traffico di transito dal valico, che mette a rischio la salute della popolazione dell'Euregio Tirolo a causa dei 2 milioni di mezzi pesanti che transitano ogni anno lungo gli oltre 200 km di strada in questi territori. Per Platter occorre affermare che è possibile realizzare la galleria di base del Brennero. Il Land Tirolo deciderà comunque di ridurre il traffico a partire dal 1° settembre. E a questo scopo procederà all'aumento del pedaggio stradale. Il presidente ha concluso ricordando “che nel 2018 assumeremo la presidenza della macroregione delle Alpi e proprio per questo occorre parlare con una voce sola di fronte all'Unione europea, individuando i veri problemi e le vere soluzioni da adottare”. Platter ha infine ringraziato i colleghi presidenti per il lavoro del GECT, che non si limita a dichiarazioni solenni ma fa sentire alle popolazioni l'importanza di questa collaborazione transfrontaliera.

 

 

KOMPATSCHER: NON FACCIAMO FOLCLORE, SIAMO IL SIMBOLO DI UN'EUROPA DI PACE, MA TUTTI GLI STATI DEVONO DARE IL LORO CONTRIBUTO ALLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DEI PROFUGHI.

 

Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha concluso gli interventi della parte introduttiva del Dreier Landtag ribadendo l'importanza di questa iniziativa, della cui necessità non ci stiamo auto-convincendo, perché la collaborazione nell'area dell'Euregio è una realtà. Si tratta per Kompatscher di “dare tutti insieme dei segnali agli Stati e all'Ue e verso soprattutto ai nostri cittadini. Non abbiamo bisogno di giustificare la nostra esistenza, perché i fatti parlano da sé, come è stato già detto dagli altri presidenti. Anche le sfide che ci troviamo ad affrontare e che alimentano discussioni e timori, documentano l'utilità del Dreier Lantag, del GECT e dell'Euregio. Non è vero che possiamo fare solo folklore perché l'Europa ci sta guardando: dobbiamo dimostrare che vi sono comunità che credono davvero in questa collaborazione”. Il presidente altoatesino ha ricordato che il confine del Brennero è nato dai nazionalismi, ma poi “è diventato anche il simbolo di un progetto di pace che ha portato decenni di benessere e che si chiama Unione europea. Un'Europa che supera i confini e i nazionalismi e che non li rende più percepibili”.

Certo, i singoli Stati europei hanno posizioni diverse e non possiamo pretendere di risolvere il problema dei profughi scaricandolo solo sull'Austria. Occorre che tutti condividano responsabilità e oneri. Non si può limitarsi a criticare l'Austria, bisogna che ciascuno Stato europeo, nessuno escluso dia il proprio contributo di fronte a questo problema. Kompatscher ha ricordato di averne parlato anche al ministro degli interni Alfabno perché vi sono Paesi membri dell'Ue che fino'ora non hanno fatto nulla. Si può pretendere qualcosa dagli altri se si fanno prima i propri compiti nel rispetto delle direttive dell'Ue. “Contro questo atteggiamento – ha detto il presidente della Provincia di Bolzano – dobbiamo batterci. L'Ue deve cercare soluzioni attraverso accordi con i Paesi del Nordafrica. Da parte nostra, nei nostri territori sul problema dei profughi occorre perseguire una soluzione equa. A produrre l'unificazione dell'ex Tirolo, saranno i segnali che sapremo dare in questa direzione, continuando a lavorare in funzione di questo risultato”.

 

 

Il testo della mozione, approvata, riguardante la questione dei profughi

 

 

 

DRINGLICHKEITSANTRAG

 

 

PROPOSTA DI MOZIONE URGENTE

 

 

 

an die Interregionale Landtagskommission – Dreier-Landtag (Landtage Südtirol, Tirol und Tren­tino sowie Vorarlberger Landtag mit Beob­achterstatus)

 

alla Commissione interregionale per la seduta con­giunta delle assemblee legislative della Pro­vincia autonoma di Bolzano, del Land Tirolo e della Provincia autonoma di Trento nonché del Vorarlberg in veste di osservatore

 

 

Betreff:

 

Oggetto:

Herausforderungen zur Bewältigung der Flüchtlingssituation in der Europaregion Tirol-Südtirol-Trentino

 

Come affrontare le sfide poste dalla crisi dei profughi nell’Euregio Tirolo Alto-Adige Trentino

 

 

 

 

 

 

Begründung

 

Motivazioni

 

 

 

In der Sitzung der Interregionalen Landtags­kom­mission vom 1.3.2016 ist man übereingekom­men, dass ein möglichst von den Fraktionen al­ler drei Landtage getragener Resolutionsent­wurf be­treffend die Bewältigung des Flüchtlings­auf­kom­mens in der Europaregion Tirol-Südtirol-Tren­tino erarbeitet und in der Sitzung des Drei­er-Landtages verabschiedet werden soll. Der vor­liegende Beschlussantrag wurde in einer Sit­zung der Präsidien und Fraktionsvorsitzenden der drei Landtage am 29.3.2016 am Brenner be­handelt und der Interregionalen Landtags­kom­mission als Dringlichkeitsantrag gemäß Arti­kel 6 Absatz 3 Geschäftsordnung des Dreier-Land­tages vorgelegt.

 

Nella seduta della commissione interregionale del 1o marzo 2016 è stato concordato di elabo­ra­re una bozza di risoluzione sul problema dei pro­fughi nell’Euregio Tirolo Alto-Adige Trentino possibilmente condivisa da tut­ti i gruppi consiliari delle tre assemblee legislative, che possa essere approvata durante la se­du­ta congiunta delle tre assemblee legisla­tive. La pre­sente mozione è stata trattata du­rante un in­contro degli uffici di presidenza e dei capi­grup­po delle tre assemblee legislative te­nutosi il 29 marzo 2016 al Brennero e presen­tata alla Com­missione interregionale ai sensi dell’articolo 6 comma 3 del Regolamento per la seduta con­giun­ta.

 

 

 

Aus diesen Gründen wird der Interregionalen Kom­mission folgender Antrag zur Vorlage an den Dreier-Landtag unterbreitet:

 

Ciò premesso, si presenta alla Commissione in­ter­regionale affinché la sottoponga alle tre as­sem­blee legislative riunite in seduta con­giunta la seguente

 

 

 

 

Antrag:

 

proposta di mozione

 

 

 

„Es wird beantragt, der Dreier-Landtag wolle be­schließen:

 

“Si chiede alle tre assemblee legislative, riunite in seduta congiunta, di deliberare quanto se­gue:

 

 

 

Der Dreier-Landtag stellt fest, dass die Inten­si­tät der Migrationsbewegungen, bedingt durch die nach wie vor akute Kriegssituation im Nahen Os­ten und die dadurch hervorgerufenen Flücht­lings­bewegungen über das Mittelmeer, auch die drei Länder der Europaregion Tirol-Südtirol-Tren­tino vor besondere Herausforderungen stellt.

 

le assemblee legislative della Provincia autono­ma di Bolzano, del Tirolo e della Provincia auto­no­ma di Trento, riunite in seduta congiunta, con­statano che l’intensità dei flussi migratori, do­vuti ai conflitti perduranti in Medio Oriente, e la conseguente ondata di profughi che attraver­sa il Mediterraneo rappresentano una sfida di par­ticolare gravità e importanza anche per l’Eu­re­gio Tirolo Alto-Adige Trentino.

 

 

 

Der Dreier-Landtag unterstützt und bekräftigt da­her den Beschluss des Vorstands des EVTZ „Eu­roparegion Tirol-Südtirol-Trentino“ vom 15.2.2016 betreffend „Flüchtlingsaufkommen: Maß­nahmen zur Gewährleistung der europäi­schen Errungenschaften im Gebiet der Europa­re­gion Tirol-Südtirol-Trentino“.

 

Le tre assemblee riunite supportano e ribadisco­no la delibera della Giunta del GECT “Euregio Ti­rolo Alto-Adige Trentino” del 15 febbraio 2015 re­cante “Crisi dei profughi: iniziative che sal­va­guar­dano gli sviluppi europei nel territorio del­l'Eu­regio Tirolo Alto-Adige Trentino”.

 

 

 

Der Dreier-Landtag begrüßt weiters aus­drück­lich die Resolution des Ausschusses der Regio­nen der EU vom 11.2.2016 betreffend „Bedro­hun­gen für den grenzfreien Schengener Raum der EU“.

 

Le tre assemblee riunite approvano inoltre la ri­so­luzione del Comitato delle regioni dell’UE dell’11 feb­bra­io 2016 recante “Le minacce allo spazio sen­za frontiere dell'UE (spazio Schengen)”.

 

 

 

Der Dreier-Landtag nimmt die jüngsten Aktivitä­ten der drei Landeshauptleute der Europaregion Tirol-Südtirol-Trentino in diesem Zusammen­hang zustimmend zur Kenntnis und dankt für die stattgefundenen Gespräche mit Vertre­terInnen sowohl der österreichischen Bundes­re­gie­rung als auch der italienischen Regierung so­wie weiters für die stattgefundenden Gesprä­che mit VertreterInnen der bayerischen Staats­re­gierung und dem EU-Kommissionspräsi­den­ten.

 

Le tre assemblee riunite prendono atto con fa­vore delle recenti iniziative dei presidenti dell’Eu­re­gio Tirolo Alto-Adige Trentino e ringraziano per i col­loqui tenuti con i/le rappresentanti del Gover­no austriaco e del Governo italiano, così come con i/le rap­presentanti dell’esecutivo della Ba­vie­ra e con il presidente della Commissione euro­pea.

 

 

 

Der Dreier-Landtag beklagt die mangelnde So­li­da­rität innerhalb der Mitgliedsländer der EU in die­ser Frage und tritt für eine gerechte Ver­tei­lung der Flüchtlinge auf alle Mitgliedsländer ein. Der Dreier-Landtag zeigt sein grundsätzliches Ver­ständnis dafür, dass Österreich und Italien Maß­nahmen überlegen, um in Ermangelung ei­ner gesamteuropäischen Lösung den sozialen Frie­den und den Zusammenhalt in der Gesell­schaft aufrechterhalten und festigen sowie die Si­cherheit und Ordnung gewährleisten zu kön­nen.

 

Le tre assemblee riunite lamentano la man­can­za di solidarietà al riguardo tra gli Stati mem­bri dell’Unione europea e intendono intervenire per un’equa suddivisione dei profughi su tutti gli Sta­ti membri. I territori dell'Euregio si rendono conto che l’Austria e l'Italia stanno riflettendo sul­l'at­tuazione di misure concrete atte a mantene­re e rafforzare la pace e la coesione sociale così co­me a garantire sicurezza e ordine in mancan­za di una soluzione europea.

 

 

 

Der Dreier-Landtag spricht sich für sogenannte Hot Spots, also eigene Registrierungszentren, aus, damit die genaue Datenerfassung von Men­schen, die auf der Flucht sind, stattfinden kann.

 

Le tre assemblee riunite ritengono che sia ne­ces­sario costituire degli hot spot, ovvero dei cen­tri di registrazione, per raccogliere con pre­ci­sio­ne i dati sui profughi.

 

 

 

 

Der Dreier-Landtag fordert einen lückenlosen Austausch der Registrierungsdaten zwischen den italienischen und österreichischen Be­hör­den sowie einen Datenaustausch der re­gis­trier­ten Migranten in der gesamten EU.

 

Le tre assemblee riunite chiedono uno scam­bio completo dei dati di registrazione tra le au­torità italiane e austriache nonché uno scam­bio dei dati dei migranti registrati nel­l’in­tera Unione europea.

 

 

 

Der Dreier-Landtag spricht sich dafür aus, dass die Staaten der Europäischen Union den Fluchtursachen durch gezielte Maßnahmen in den Herkunftsländern und auch durch finanzielle Unterstützung sicherer Drittländer entgegentreten. Auch die drei Länder des EVTZ Tirol-Südtirol-Trentino sollen entsprechende Schwerpunkte in ihrer Entwicklungs­zusammenarbeit setzen und damit mit gutem Beispiel vorangehen.

 

Le tre assemblee riunite ritengono che gli Stati dell’Unione europea debbano contrastare le cause dei flussi migratori tramite misure mirate nei Paesi di provenienza e mediante il sostegno finanziario a Paesi terzi sicuri. Anche i tre territori del GECT Tirolo Alto-Adige Trentino sono chiamati a dare il buon esempio impegnandosi in tal senso nell’ambito della cooperazione allo sviluppo.

 

 

 

Der Dreier-Landtag sieht daher die dringende Not­wendigkeit, sich weiterhin intensiv bei der EU als Gemeinschaft europäischer Staaten dafür einzusetzen, dass die Reisefreiheit der Bür­gerInnen in Europa gemäß dem Schengener Ab­kommen weiterhin eingehalten wird.

 

Di conseguenza le tre assemblee riunite sottoli­nea­no l’urgente necessità di continuare a sol­le­citare l'Unione Europea in quanto comunità di Stati europei affinché sia garantita la li­be­ra circolazione dei cittadini in Europa secondo l’Ac­cordo di Schengen.

 

 

 

Der Dreier-Landtag betont die besondere Rolle des Brenners als einen jener Orte in Europa, die für die Überwindung der Katastrophen des 20. Jahr­hunderts durch den europäischen Eini­gungs­prozess stehen. Er weist darauf hin, dass so­wohl EU-Ratspräsident Tusk als auch EU-Kom­missionspräsident Juncker ausdrücklich den EVTZ Europaregion Tirol-Südtirol-Trentino als Best Practice-Modellregion für eine besonders er­folgreiche grenzüberschreitende Zusammen­ar­beit in Europa hervorgehoben haben und die­se überaus positive Entwicklung durch die Folgen der ak­tuellen Fluchtbewegungen gefähr­det sehen.

 

Le tre assemblee riunite ribadiscono il ruolo par­ticolare del Brennero come uno dei simboli del supera­men­to delle tragedie del 20° secolo grazie al pro­ces­so di unificazione dell'Europa. Segnalano inol­tre che il presidente del Consiglio europeo Tusk e il presidente della Commissione europea Juncker hanno espressamente lodato il lavoro svol­to dal GECT Euregio Tirolo Alto-Adige Tren­ti­no nell’avvio di una collaborazione transfrontaliera parti­co­larmente efficace, evidenziandola come mo­del­lo e best practice in Europa, e che questo svi­lup­po positivo ora è messo a repentaglio dalle conseguenze delle attuali ondate migratorie.

 

 

 

Umso mehr erachtet es der Dreier-Landtag als ganz besondere Verpflichtung der EU mit ihren Mitgliedsstaaten, im Sinne der Multilevel Governance auch die unmittelbar be­trof­fenen Regionen bei der Abstimmung für ge­mein­same Grenz­raumkonzepte mit einzube­zie­hen und auch einen finanziellen Beitrag seitens der europäischen Institutionen bereitzustellen.

 

Proprio per questi motivi le tre assemblee riu­ni­te ritengono che sia dovere dell’UE e dei suoi Stati membri, anche in con­siderazione della governance multilivello, coin­volgere anche le regioni direttamente interessate nei processi de­cisionali per realizzare delle misure atte a ga­ran­tire una gestione degli spazi di confine coor­di­nata e fornire un contributo economico da par­te delle istituzioni europee.

 

 

 

Der Dreier-Landtag beklagt das zögerliche Ver­hal­ten sowohl der EU-Kommission als auch des EU-Rates in dieser Frage und fordert die Ent­wicklung eines gemeinsamen, nachhaltigen Kon­zeptes der europäischen Staaten zur Sicherstellung der Flüchtlingsrou­ten in Europa sowie die Reisefreiheit aller euro­päi­scher Bürger­innen und Bürger zu garan­tie­ren. Dies hat im Sinne der europäischen Grund­prin­zipien von Subsidiarität und Solidarität zu er­folgen.

 

Le tre assemblee riunite lamentano l’atteggia­men­to riluttante adottato dalla Commissione e dal Consiglio europeo in merito alla questione e ri­chiedono un progetto comune e durevole degli Stati europei per tenere sotto controllo le rotte dei profughi in Euro­pa e per garantire la libera circolazione di tutti i cit­tadini dell’Unione europea, nel pieno rispetto dei fondamentali principi europei della sussidiarietà e solidarietà.

 

 

 

Der Dreier-Landtag spricht sich außerdem für ge­meinsame Sozialstandards innerhalb der EU-Mit­gliedsländer aus, die sich nach dem BIP des je­weiligen Mitgliedstaates richten sollen.

 

Le tre assemblee riunite si esprimono inoltre a fa­vore dell’elaborazione di standard sociali co­muni all’interno degli Stati membri in base al PIL dei singoli Paesi.

 

 

 

Der Dreier-Landtag bekräftigt, dass die drei Län­der der Europaregion Tirol-Südtirol-Trentino wei­terhin ihre Bereitschaft erklären, Flüchtlinge nach der Genfer Flüchtlingskonvention und im Verhältnis zu den jeweiligen staatlichen Aufteilungsschlüsseln in ihren Län­dern unter­zubringen und ordentlich zu ver­sor­gen.

 

Le tre assemblee riunite ribadiscono che anche in futuro i tre territori dell’Euregio Tirolo Alto-Adige Trentino sono pro­nti ad accogliere in modo adeguato nei pro­pri territori i profughi ai sensi della Convenzione di Ginevra e a suddividerli secondo le quote previste dai singoli Stati.

 

 

 

Der Dreier-Landtag verpflichtet sich, soweit als möglich und im Rahmen seiner Zu­stän­dig­keiten Lösungsansätze zu suchen, die nicht nur ad hoc gefunden werden, sondern sich in einen weitreichenderen Rahmen an europäischen Initiativen zur Überarbeitung der Dublin-Abkommen, zur Aufrechterhaltung des Schengener Abkommens und zur Ausarbeitung neuer Ansätze für die Asylgewährung in Europa einfügen.

 

Le tre assemblee riunite si impegnano, nei limiti del possibile e delle proprie competenze, a favorire la ricerca di soluzioni non estemporanee, bensì inserite in un più vasto quadro di iniziative europee per una revisione degli accordi di Dublino, per la prosecuzione dell’efficacia di quelli di Schengen e per definire le prospettive del nuovo istituto dell’asilo a livello europeo.

 

 

 

Der Dreier-Landtag fordert die Lan­des­re­gie­run­gen auf, sämtliche Maßnahmen in Be­zug auf den Umgang mit der Migra­tions­krise auf­ein­ander abzustimmen.

 

Le tre assemblee riunite invitano i rispettivi ese­cutivi a coordinare tutte le misure per quan­to riguarda la gestione della crisi mi­gra­to­ria.

 

 

 

Der Dreier-Landtag spricht sich dafür aus, dass das Asylrecht in Europa vereinheitlicht wird. Dabei sollen die zeitlichen und rechtlichen Rahmenbedingungen und eine gerechte Aufteilung der Flüchtlinge auf die Mitgliedstaaten geklärt werden.

 

Le tre assemblee riunite si dichiarano fa­vo­re­vo­li a uniformare il diritto d’asilo in Europa, de­finendo chiaramente le condizioni giuridiche e le tempistiche nonché un’equa suddivisione dei profughi negli Stati membri. 

 

 

 

Der Dreier-Landtag spricht sich dafür aus, dass nach Beendigung der Asylgründe die be­troffenen Personen in ihre Heimatländer zu­rückkehren. Das Europaparlament wird da­her aufgefordert, gezielte Maßnahmen zu er­ar­beiten, damit diese Menschen die Zeit ihres Asyls sinnvoll nutzen und sich weiter­bilden kön­nen, um mit den erworbenen Fähigkeiten zum Wiederaufbau ihrer Hei­mat­länder bei­zu­tra­gen, damit dort ein Leben in Frieden, Frei­heit und ohne Not ermöglicht wird.

 

Le tre assemblee riunite si dichiarano fa­vo­re­vo­li al fatto che le persone coinvolte fac­cia­no ritorno nei loro Paesi d’origine una vol­ta risolte le crisi che le hanno portate a chie­de­re asilo. Di conseguenza s’invita il Par­la­men­to europeo a elaborate precise misure af­finché queste persone possano usufruire in ma­niera utile del periodo di asilo e dedicarsi al­la formazione, e così contribuire, grazie alle com­petenze acquisite, alla ricostruzione dei lo­ro Paesi d’origine, creando là i presupposti per una vita in pace, libertà e senza povertà.