L'Europa che cambia verso: crediamoci

Domenica si vota per eleggere i 751 deputati al Parlamento Europeo e per indicare, per la prima volta, il presidente della Commissione. Sono convinto che sia molto importante andare a votare, perché l’Europa è fondamentale per la qualità della vita di tutti noi e perché è solo partecipando al voto che possiamo scegliere le politiche di cambiamento da adottare. L’astensionismo non porta da nessuna parte, anzi lascia il campo a chi urla di più e alle posizioni estreme.
Michele Brugnara, "Trentino", 22 maggio 2014

Vogliamo che l'Europa cambi verso: da un'Europa guidata dal centro-destra attento all'austerità e al salvataggio delle banche spericolate ma poco determinato sul dramma della disoccupazione, ad un'altra Europa a guida Partito Socialista e Democratico Europeo (PSE), più giusta e solidale, che mette al centro dell'azione il LAVORO e le PERSONE investendo sui giovani (esempio potenziando l’investimento Garanzia Giovani), valorizzando il merito e tutelando chi è più in difficoltà (es introducendo Salario minimo di disoccupazione).

Investendo su infrastrutture sostenibili e sulla Green Economy rispettosa dell'ambiente, potenziando il Trasporto Pubblico, la produzione di energia da fonti rinnovabili, favorendo l'efficienza energetica, l'economia digitale nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende. Vogliamo un'Europa verde, con politiche attente ai cambiamenti climatici e alla tutela e valorizzazione delle risorse naturali, anche per favorire il turismo “leggero”.

Occorre tassare le transazioni finanziarie speculative, favorendo l'economia reale a scapito della finanza tossica; chiudere i cd “paradisi fiscali” senza se e senza ma, sostenere le banche che sono al servizio della comunità e delle imprese, vietare le pratiche speculative più rischiose, valorizzare i modelli di credito cooperativo ed etico.

Va favorito il ritorno dei giovani alla terra, sostenendo gli imprenditori che passano all'agricoltura biologica attenta alla salute di chi coltiva e dei consumatori, vanno promossi stili di vita sostenibili e va fatta una lotta decisa allo spreco alimentare. Vanno intraprese azioni decise contro l'evasione fiscale in Europa, con l’obiettivo di abbassare le tasse sui lavoratori e sulle aziende.

Vogliamo un'Europa che agisca con massima priorità e decisione perchè non avvengano mai più tragedie disumane nel mar Mediterraneo sulle barche che partono dall'Africa con la perdita di tantissime vite umane (nuovo corpo europeo delle guardie di frontiera).

Ci serve un'Europa più forte nel mondo, che sostenga la pace e i diritti umani, la democrazia e la prosperità per tutti. L'Europa deve essere unita per ridurre povertà e diseguaglianze nel mondo. Queste politiche di cambiamento potranno essere portate avanti se dopo il 25 maggio ci sarà un PSE in maggioranza, con Martin Schulz alla guida della Commissione, rispetto al Partito Popolare Europeo (PPE) del candidato presidente Juncker e della cancelliera Merkel.

E perché il PSE sia più forte è fondamentale che il Partito Democratico sia forte e ben rappresentato da un valido gruppo di parlamentari. Non è votando chi urla e chi insulta di più o stando lontani dall’urna che si alimenta la speranza di un’Europa migliore.