“Politiche per lo sviluppo e per il lavoro: proposte per il rilancio economico del territorio”

“Politiche per lo sviluppo e per il lavoro: proposte per il rilancio economico del territorio” è il tema dell'incontro pubblico, che si terrà lunedì 10 marzo 2011 alle ore 18.00 presso “il Papiro - Libri & Caffè” in via Galilei, 5 – Trento, e al quale parteciperanno Giulia Robol, candidata alla Segreteria del PD del Trentino, il prof. Sandro Trento, docente presso la Facolta di Economia di Trento, il dott. Ronny Mazzocchi, docente presso la Facolta di Economia di Trento e Franco Ianeselli, membro segreteria confederale CGIL del Trentino. Interverrà il Vice Presidente e Assessore allo sviluppo economico e lavoro, Alessandro Olivi.

 

L'incontro si svolgerà attraverso un dialogo con contributi provenienti dal mondo accademico, dalle organizzazioni sindacali e dalla politica su alcune questioni prioritarie per il futuro, quali le trasformazioni del mondo del lavoro e il ruolo delle forze politiche e sociali, le politiche di integrazione tra formazione e impresa e per la  riqualificazione della nostra piattaforma produttiva, le politiche attive per il lavoro.

In una fase di radicali cambiamenti abbiamo la necessità di capire quale deve essere il ruolo delle politiche pubbliche nel nostro sistema economico e in particolare quali possono essere gli strumenti delle Autonomie per uno sviluppo inclusivo e sostenibile.

In questo contesto proveremo a ragionare sul futuro del settore manifatturiero del nostro paese e quali le strategie che le politiche pubbliche dovrebbero intraprendere, in una moderna economia di mercato, per favorire la competitività e l’occupazione qualificata. Esperienze virtuose, come quella tedesca, dimostrano che il manifatturiero può ancora oggi trainare l’economia, specie dove il livello qualitativo è in grado di riequilibrare il maggior costo dei fattori. L’attività di trasformazione, più di altre, fertilizza il sistema locale creando competenze tecniche e manageriali e trasmettendole al mercato indotto in quel fecondo processo chiamato «innovazione aperta». Un deciso impulso alla cultura del cambiamento proviene in effetti dalla contaminazione con le migliori attitudini imprenditoriali.

Sullo sfondo, ma ben presente, vi è il tema delle riforme del mercato del lavoro e del welfare – con particolare attenzione alle politiche provinciali – con l’obiettivo di adottare efficaci politiche attive del mercato del lavoro e realizzare sistemi moderni di sicurezza sociale. Proteggere il lavoratore ancor prima che il posto di lavoro. Questo significa investire nella sua formazione e in nuove tutele, non meno forti delle precedenti ma più adatte a un diverso scenario.

La precarietà è spesso oggi legata a quella moltitudine di soggetti, prevalentemente giovani, che lavorano, ad esempio con Partita Iva o con collaborazioni occasioni, senza rappresentanze collettive, privi di diritti individuali e con scarse tutele previdenziali. In questo contesto la politica deve mettere in campo iniziative che possano rispondere ai nuovi bisogni e alle aspettative che con sempre maggior forza stanno emergendo.