Scuola-lavoro, il Pd incalza Rossi

TRENTO Scuola e lavoro, welfare, Comunità di valle. Ma anche ruolo della Regione, viabilità, turismo, fino alla nuova biblioteca d’ateneo. Il Partito democratico ha messo nero su bianco il proprio programma per il governo della Provincia, 46 pagine presentate ieri dal capolista Alessandro Olivi, assessore all’industria, e dal coordinatore Italo Gilmozzi.
C. Bert, "Trentino", 2 ottobre 2013


«Non una piattaforma alternativa a quella del candidato presidente Ugo Rossi - mette le mani avanti Gilmozzi - ci riconosciamo pienamente nel programma della coalizione, ma intendiamo portare il nostro contributo di idee e su queste trovare delle convergenze».
Per Olivi lo sforzo dei prossimi anni sarà di realizzare un’azione di governo più partecipata, «che coinvolga nelle riforme l’intera comunità, le parti sociali, i Comuni, le associazioni, la classe dirigente trentina». «Questione non solo di metodo - avverte - ma di sostanza».
Sul lavoro il Pd guarda oltre la riforma Fornero: «Dobbiamo migliorare il percorso scuola-lavoro per favorire l’ingresso dei giovani sul mercato del lavoro. Politiche di orientamento, più stage», spiega Olivi. E per favorire l’occupazione femminile andare oltre il part-time, portando su telelavoro, orari personalizzati e servizi per la prima infanzia. Sgravi selettivi per le imprese, «non generalizzati come propone il confuso e improvvisato centrodestra di Mosna - incalza il capolista Pd - l’Irap va ridotta premiando chi investe sulla crescita e l’occupazione».
Sul welfare la proposta è di valorizzare il privato sociale, «che non deve offrire solo servizi ma accompagnare chi riceve un sostegno al reddito verso una nuova occupazione». Regione leggera, luogo dove trovare integrazione su questioni strategiche come infrastrutture ed energia. Ma è sulle Comunità di valle che il Pd chiede più coraggio: «Abbiamo fatto una riforma coraggiosa nelle ambizioni ma non nell’attuazione», incalza Olivi, «la Provincia deve cedere competenze e personale alle Comunità, che non devono difendere lo status quo. Dobbiamo incentivare le unioni e fusioni dei Comuni». Capitolo mobilità: Metroland finisce nel cassetto, la proposta è di potenziare le linee ferroviarie esistenti cominciando dalla Valsugana. Infine su un tema attuale, la nuova biblioteca d’ateneo, i Democratici prendono posizione: «Va fatta». (ch.be.)

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