Nel fondo Olivi edilizia 150 mln per 100 aziende

Nuovo sostegno per le imprese sopra i 10 dipendenti, entro il 31 maggio.
"L'Adige", 23 dicembre 2010

TRENTO - Un nuovo Fondo Olivi, per le imprese edilizie di media grandezza, con un plafond di 150 milioni e un massimale di intervento per ogni singola azienda pari a un milione e mezzo: quindi capienza per il sostegno di almeno 100 ditte di un settore affaticato dalla crisi. Dal 1° gennaio al 31 maggio 2011. La giunta provinciale ha approvato il preliminare di delibera che vara il fondo di garanzia concordato con l'Ance, la sezione costruttori di Confindustria.
«Il settore dell'edilizia - spiega l'assessore all'industria Olivi (nella foto) - per i numeri che ha, è un settore strategico, lo è dal punto di vista del numero delle imprese, per il numero degli occupati, per una tradizione di imprese molto variegato ma che ha garantito un distretto di fatto». «La crisi - prosegue Olivi - ha inferto un colpo forte, ma ha anche limato alcuni eccessi della bolla speculativa immobiliar-finanziaria, ha innescato un percorso di competitività, che va accompagnato, non assistito. Gli obiettivi sono la patrimonializzazione e la crescita dimensionale».
Olivi ricorda che già altri interventi significativi sono stati varati: 1) il primo riassetto del debito per le imprese fino a 250mila euro, in particolare artigiane; 2) il fondo straordinario per le ristrutturazioni dei privati, iniezione di reddito per le piccole imprese; 3) il piano di 100 milioni di euro ai Comuni per realizzare opere rapidamente cantierabili che ha attivato una fetta importante di aziende medie-piccole. «Abbiamo incaricato Ramus - spiega ancora l'assessore - di leggere i dati del settore, ne è emersa la sofferenza che colpisce le aziende medio-grandi, con più di 10 dipendenti: sono quelle che comunque si sono riorganizzate, hanno investito, hanno tenuto abbastanza duro ma sono le più esposte alla crisi di mercato (dove cala la domanda privata) e hanno sofferenze finanziarie e una forte esposizione per il moltiplicarsi delle offerte anomale negli appalti pubblici. E con le tensioni finanziarie che si trasmettono alla filiera dei subappalti». Fin qui l'analisi dell'assessore Olivi, che dunque ha proposto il nuovo fondo per il sostegno finanziario, dopo l'accordo col tavolo del credito, e che sarà così articolato. Fondi ai Confidi per garantire fino al 50% finanziamenti a breve e medio termine, flessibili perché consentono di rinegoziare il debito ma anche di aprire nuove linee di fido: importo massimo 1 milione e mezzo a impresa, almeno il 50% del finanziamento acceso sarà destinato al pagamento degli eventuali debiti di fornitura, ai subappaltatori. In alternativa, garanzia fino al 30% dei finanziamenti chiesti direttamente dai subappaltatori. Poi si agirà sugli appalti (proprio ieri, come si legge in questa pagina, è stato firmato l'accordo sul superamento delle gare al massimo ribasso), sul social housing in partnership pubblico-privata, sull'alleanza tra l'edilizia e il territorio, orientando la domanda pubblica a qualificare gli interventi per far crescere innovazione e tecnologia, in particolare per le case in legno («stiamo chiudendo la certificazione unica con Sofie Veritas»), e - con Manifattura domani - sulla sostenibilità della filiera edilizia.